Salerno. Gli impianti fotovoltaici su dieci edifici scolastici, sulla piscina Arbostella e sul centro sociale nel quartiere Europa, potrebbero diventare realtà.
Il progetto definitivo ha avuto l’approvazione della giunta comunale, su proposta dell’assessore all’ambiente Gerardo Calabrese. Approvato anche il progetto definitivo di efficienza energetica di Palazzo di Città.
Entrambi i progetti sono stati ora inviati alla Regione, che lo scorso 2 settembre pubblicò un avviso riservato ai Comuni che intendevano realizzare impianti per la produzione di energia rinnovabile a servizio di edifici di proprietà comunale.
Per questi interventi è previsto un contributo pubblico in conto capitale pari al 100% della spesa ritenuta ammissibile in sede di istruttoria tecnica. Le risorse disponibili sono quelle europee del programma ‘Energia efficiente’ inserito nel programma operativo Fesr Campania 2007/2013.
I Comuni potevano presentare progetti per un importo minimo di 500mila euro fino ad un massimo di di 2 milioni (1,5 se piccoli comuni).
Elaborati dal Settore ambiente, per una potenza complessiva 517,44 Kw, i progetti riguardano gli istituti scolastici delle scuole medie Posidonia, Giovanni XXIII, Mo0nterisi, Pirro e Tasso; delle scuole elementari Don Milani, Alemagna, Luciani e Arbostella; dell’istituto Alfano I, del Centro sociale e della piscina Arbostella. Per un importo complessivo di un milione 350mila euro.
Inoltre, alla Regione è stato presentato anche il progetto di efficientamento energetico del Palazzo di Città, eseguito dalla società Efm per conto dell’Associazione nazionale Comune d’Italia, che aveva scelto Salerno per elaborare due progetti specifici (l’altro riguarda il Teatro Verdi).
Il costo previsto per l’efficientamento energetico di Palazzo di Città è di 624mila euro, dunque l’importo complessivo dei progetti per i quali il Comune si candida rientra nei 2 milioni di euro come tetto massimo finanziabile.
Responsabile unico del procedimento è stato nominato l’ingegnere Luca Caselli e per la definizione dell’iter procedurale è stato attivato, oltre al Settore ambiente, anche il Servizio studi e programmazioni risorse comunitarie.
Nel caso in cui la Regione ammetterà gli interventi al finanziamento, il Comune provvederà ad inserirli nel programma triennale delle opere pubbliche.