Anche i cani possono entrare nei ristoranti, nei bar, nelle pasticcerie, nelle gelaterie e nei locali pubblici in generale. Una notizia questa che farà la gioia degli oltre 7 milioni di italiani che possiedono un cane e che finora hanno dovuto fare i conti con i cartelli che impedivano l’ingresso ai loro animali. Ovviamente, il cane dovrà essere accompagnato dal suo padrone, con tanto di guinzaglio e di museruola.
A favorire questa rivoluzione, definita ‘pet friendly’, è una piccola nota contenuta nel manuale sulle norme igienico sanitarie presentato dalla Fipe, la Federazione che raggruppa i pubblici esercizi che operano in Italia. Il manuale è stato redatto con il Ministero della Salute e dunque rispetta tutte le disposizioni di legge. Non solo. Queste nuove direttive hanno il potere di superare gli eventuali divieti stabiliti dalle ordinanze comunali. Alla Fipe fanno capo 200 mila gestori di bar, ristoranti e affini, ma la norma riguarda tutti i 320 mila esercizi aperti dal Nord al Sud d’Italia e quindi il provvedimento a favore dei cani liberi di accedere in spazi finora proibiti avrà un forte impatto.
Dopo gli hotel e le spiagge, i padroni avranno la possibilità di andare al ristorante in compagnia del loro cane o di prendersi un caffè al bar, senza porsi il problema di lasciar fuori il proprio compagno per strada, magari legato a un lampione o a un paletto.
“In tutta Europa la libera circolazione dei cani nei pubblici esercizi, sempre ai guinzaglio e con la museruola, è una norma in vigore dal 2004. Ma in Italia non è così, non ci siamo ancora adeguati alle disposizioni europee – spiega Lino Stoppani, il presidente della Fipe – ma con la stesura del nuovo manuale sulle norme igienico sanitarie che devono essere rispettate nei pubblici esercizi abbiamo introdotto questa importante innovazione che fa cadere i divieti”.
“Il manuale presentato ieri a Milano stabilisce che non ci sono motivi igienici per impedire l’accesso ai cani in un ristorante o in un bar – precisa Marcello Fiore, il direttore generale della Fipe – ovviamente non possono scorrazzare nei locali in cui si cucina o si preparano alimenti e bevande. Ma a parte questa restrizione, frutto anche di buon senso, d’ora in poi Fido non dovrà più stare in mezzo a una strada in attesa del suo padrone”.