Salerno. La Cisl Pensionati di Salerno, dopo gli ultimi episodi di truffe e rapine, ha voluto ribadire il proprio impegno in merito alla questione sicurezza che, ultimamente, vede ancora più in pericolo gli anziani della città capoluogo. La richiesta è quella di rafforzare il coordinamento tra Forze dell’Ordine, Polizia municipale e tutti i soggetti istituzionali interessati alla sicurezza sociale per rendere più efficaci a Salerno presidi e vigilanza nei luoghi più a rischio.
A tal propositi il segretario generale della Fnp provinciale, Giovanni Dell’Isola, ha dichiarato: “La diffusione sul territorio di Salerno, e di tutta la sua provincia, di azioni illegali e di microcriminalità, che colpiscono soprattutto i pensionati, ci induce a ridiscutere anche del problema dell’attivazione di politiche di sicurezza sul territorio”. L’idea della Cisl Pensionati di Salerno è dunque quella di attivare nuove iniziative intese ad informare gli anziani del capoluogo, e di tutta la provincia, sui casi più diffusi di pericolo, di raggiri e di microcriminalità.
“Anche a Salerno – ha dichiarato Dell’Isola – negli ultimi tempi, la situazione si è aggravata da questo punto di vista. Il nostro appello vuole essere un ulteriore contributo ed un impegno affinché, in sinergia con le Forze dell’Ordine, si dia vita ad azioni concrete in ogni singola realtà del nostro territorio. Le vicende accadute in città in questo periodo, confermano queste situazioni e quindi le nostre preoccupazioni. In questa situazione un’attenzione particolare va posta alle persone più anziane, che possono venire esposte a truffe, raggiri, scippi e furti, sia a domicilio che per strada. Per questo motivo come Cisl ci impegneremo a sollecitare le amministrazioni comunali affinché attraverso nuovi accordi riducano al massimo i disagi e aumentino i servizi di sicurezza”.
Altro punto critico, attacca Dell’Isola, resta l’assistenza sanitaria molto carente in tutta la provincia: “Come avviene ormai da tempo – ha ribadito il sindacalista della Fnp Cisl – negli ultimi due mesi dell’anno nelle casse dell’Asl non ci sono più risorse per il pagamento di laboratori e strutture sanitarie convenzionate per la fornitura di servizi socio sanitari e assistenziali. La questione, dopo l’indignazione di rito, è ritornata nel dimenticatoio. E’ una vergogna, che denota la più totale mancanza di organizzazione da parte dei vertici preposti e della Regione Campania. Nessuno ha fatto nulla per evitare l’annunciata sospensione”. Un’emergenza sociale che si protrae da anni e che per i pensionati cislini sta portando al collasso l’intero sistema: “C’è un degrado morale e professionale che sta facendo passare sottobanco questa situazione in una maniera inaccettabile. Le istituzioni hanno il dovere di fermare questo declino e garantire quel diritto alla salute, sancito dalla Costituzione che a questo punto resta lettera morta con buona pace di chi ha grosse responsabilità nel non garantire più questo diritto”.