Salerno. “Continua il tentativo di depotenziare l’ospedale di Sapri – afferma Mega Nicolina, coordinatrice di zona per la Cisl e delegata aziendale della federazione Cisl Fp Salerno – con il chiaro intendimento di relegarlo ad ospedale di comunità invece di inserirlo a pieno titolo nell’emergenza. La riduzione delle attività operatorie sulle 12 ore con una reperibilità crea enormi problemi di gestione dell’urgenza, con gravi ripercussioni sulla cittadinanza intera. Si avvicina forse la necessità di una importante mobilitazione della cittadinanza a tutela del nostra struttura sanitaria.”
“Abbiamo chiesto un incontro congiuntamente a Fials e Nursing up – incalza Pietro Antonacchio, Segretario Provinciale della Cisl Fp – e stiamo ancora aspettando risposte concrete su tutte le questioni che riguardano lo smantellamento dell’ospedale di Sapri, poiché è inaccettabile. Qualora vi siano difetti di gestione sarebbe opportuno che il manager intervenisse fortemente a dare certezza al territorio, non trascurando la ipotesi di verifica del mandato di quei dirigenti che, con improvvisazione e poca attenzione alle dinamiche complesse che i nuovi modelli organizzativi richiedono, non intendono trovare, in un confronto serrato sulle problematiche, soluzioni praticabili e condivise.”
Nella giornata di oggi, 11 novembre, il direttore sanitario del Presidio Ospedaliero dell’Immacolata dovrà presentare la turnazione di servizio delle sale operatorie: mattina e reperibilità notturna, con il riposo obbligatorio dopo questa.