Salerno. Spettacolo entusiasmante quello di Pierfrancesco Favino, che ha messo in scena, presso il Teatro Municipale Giuseppe Verdi di Salerno, “Servo per due” tratto dall’omonimo di Richard Bean e liberamente ispirato a “Il servitore di due padroni” di Carlo Goldoni.
La vicenda si svolge negli anni trenta, dove un servo di nome Pippo riesce a collaborare per due padroni differenti, per far fronte al suo bisogno di sazietà. Dunque il tema del doppio fa da protagonista della scena, come l’inganno e la sottile ironia di una classe sociale emergente, di cui si mette in evidenza la scaltrezza. La musica diventa parte integrante della commedia, con melodie, come “maramao perché sei morto” e “ma le gambe”, che ricordano bei tempi lontani e per certi versi intramontabili.
Una serata che ha fatto divertire di gusto un pubblico che è stato coinvolto appieno, salendo sul palco e contribuendo a colorare lo spettacolo di un Favino giullare e divertente. Grande esibizione di quattro componenti che hanno magistralmente interpretato con contrabbasso e violoncelli la buona musica jazz di un tempo. Ancora il tema dell’amore che fa da padrone, con intrecci e travestimenti per raggiungere la persona amata, non lasciandosi fagocitare dall’utile e dall’interesse. E alla fine l’amore vince su tutto, mostrandosi a viso aperto e accettando anche l’inganno per raggiungere il suo fine.
Maria Giovanna Ruggiero
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