A Salerno Vincenzo De Luca parla ai suoi fedelissimi e li convince ad appoggiare Matteo Renzi alle primarie dell’8 dicembre prossimo, nel mentre a Sala Consilina un gruppo di persone propone l’alternativa.
Al grido “cambiamo questa politica dai soliti volti”, il sindaco di Sala Consilina Gaetano Ferrari, Sergio Annunziata, Fabio Longo e il sindaco di Giffoni Valle Piana Paolo Russomando danno il “ la ” al Comitato per il cambiamento nel Vallo di Diano. Lo fanno innalzando in alto la bandiera e le profezie del sindaco rottamatore Matteo Renzi.
Dalla sua nascita, il Pd salernitano è gestito solo da Vincenzo De Luca, il sindaco che vuole fare il Ministro.
Un potere condito di momenti discutibili e spesso macchiato di giallo specialmente sull’evoluzione di una crescita a macchia d’olio, controllata da pochi ma attenti osservatori. Una gestione conservatrice quella di De Luca che mira essenzialmente a salvaguardare i velluti nei palazzi che contano.
I contestatori, nel Vallo di Diano, sono in gran parte gli stessi che oggi paradossalmente li ritroviamo nella stessa corrente a render onore al sindaco rottamatore.
Loro si definiscono “Renziani della prima ora”, mentre gli altri lo sono della “seconda”.
Ma come tutti ben sanno l’inciucio è sempre dietro l’angolo. Gridare al cambiamento in questa assurda e inutile confusione di idee, ci riporta sempre al punto di partenza ossia, “ niente cambia se niente deve cambiare. Una favola in chiave moderna che, si conclude sempre col “ vissero felici e contenti“.
Antonio Citera