Sarno. Nessuna crisi politica al comune di Sarno, diversamente da quanto annunciato dalla stampa questa mattina. Il caso scoppia con l’abbandono temporaneo del consiglio comunale, tenutosi ieri mattina, da parte di alcuni esponenti del PDL, dell’ Udc e di gruppi minoritari e di quello definitivo del capogruppo UdC. Ma tutti assicurano che non si respira una brutta aria al comune.
Raggiunto al telefono, il sindaco Amilcare Mancusi dichiara: “Non si può definire crisi. Al consiglio di ieri erano presenti 21 consiglieri su 30, 18 di maggioranza (Fratelli d’Italia, Unione di Centro e Democrazia Cristiana) e 3 del PD e abbiamo votato i primi tre argomenti all’ordine del giorno”. Continua sul caso dell’abbandono dell’aula da parte degli esponenti PDL e UdC: Gli esponenti del PDL e UdC hanno abbandonato l’aula temporaneamente e solo dopo aver votato“.
Parole confermate anche dal presidente del consiglio comunale Ignazio Ingenito, esponente di Fratelli d’Italia, partito di maggioranza, il quale dichiara: “Il consiglio di ieri si è tenuto come di norma, è durato dalle 8 alle 9,30, quando il capogruppo UdC ha chiesto se fossimo in presenza del numero legale dei consiglieri, dopo le votazioni dei debiti in bilancio, e ho dovuto rispondere di no”, ma rassicura “Non siamo in un clima di crisi“.
Gli esponenti del PDL e dell’ UdC che hanno abbandonato l’aula dopo le votazioni sono rientrati subito dopo la pausa, diversa invece è stata la posizione del capogruppo dell’ UdC Enrico Stingo: “Personalmente ho abbandonato definitivamente l’aula in segno di protesta per il comportamento degli altri assessori assenti o addirittura presenti e non attenti“, spiega Stingo. “Avevamo già votato 12 debiti in bilancio ed era stato posto all’attenzione di tutti i colleghi la visione di un ulteriore debito, non affrontato prima, per il quale erano anche state chieste spiegazioni all’assessore dell’ UdC D’Angelo. Resomi conto che molti dei colleghi non erano attenti o addirittura si prendevano una pausa, ho chiesto al capogruppo Ingenito se ci fosse il numero legale e quando mi è stato riposto di no ho preferito andare via“.
“Non stiamo attraversando nessuna crisi” – dichiara Stingo – “sono andato via per protesta verso quel comportamento circoscritto, ma ieri sera ero presente alla riunione dei partiti di maggioranza, dove abbiamo iniziato a pensare alla nostra proposta di candidatura a sindaco per le prossime amministrative“.
Arianna Grilli