Baronissi. Rammarico per come è stato ricostruito l’incontro del 20 Novembre con i sindacati dai mass-media locali. E’ quanto esprime “IKEA Baronissi” in una nota stampa.
“Durante l’incontro – scrivono dall’amministrazione – è stato concluso e sottoscritto, con tutte le sigle sindacali presenti, l’accordo relativo all’erogazione del Premio di Produzione per il 2013 e quello che fissa gli Obiettivi per il 2014, senza alcun tema pendente”.
Nello stesso incontro – secondo l’Ikea – sono state affrontate anche tutte le richieste avanzate dalle parti.
“Nello specifico, nel ribadire la volontà dell’azienda di garantire gli attuali livelli occupazionali, è stato concordato tra la Direzione Aziendale e le Organizzazioni Sindacali di riprendere, in occasione di un futuro incontro già fissato nel prossimo Febbraio, il confronto in merito agli incrementi occupazionali richiesti dal sindacato non sostenibili nell’attuale contesto economico”.
La vicenda nasce in seguito alla trattativa sindacale portata avanti per tutelare i lavoratori dell’Ikea di Baronissi, i quali hanno denunciato da tempo la disattenzione aziendale nei loro confronti, la lamentela ha incontrato il supporto anche del gruppo politico Azione Civica. Gennaro Esposito, esponente del partito suddetto, ha evidenziato come Azione Civica abbia sempre combattuto per difendere i diritti dei dipendenti, non incontrando, però, lo stesso atteggiamento nell’amministrazione comunale di Giovanni Moscatiello.
“Azione Civica”, ha dichiarato Esposito, “ha attuato progetti ad ampio raggio nel campo del lavoro a Baronissi. La situazione dei lavoratori dell’Ikea va avanti dall’apertura della sede locale, nel 2010, ed abbiamo subito mortificazioni, in quanto cittadini, da parte dell’azienda. Non siamo contenti del silenzio dell’Amministrazione perché crediamo che, pur non avendo competenze specifiche nella tutela dei lavorativi, avrebbe dovuto dimostrare interesse per una problematica che riguarda il nostro territorio”.
Azione Civica ritiene che compito della politica sia il benessere del territorio e di chi lo abita: in tal senso, le difficoltà dei lavoratori dell’Ikea devono rientrare nelle attenzioni degli amministratori locali.
La risposta del mobilificio low-cost non si è fatta attendere.
Chiara Amato e Raffaele de Chiara