Salerno. Dopo la bufera giudiziaria che sta coinvolgendo il Partito Democratico nel salernitano, a parlare è Sergio Annunziata che, meno di un mese fa sfidò l’attuale Segretario provinciale Nicola Landolfi, perdendo di gran lunga con uno scarto di migliaia di voti.
Una elezione a suo tempo giudicata falsata dallo stesso Annunziata che, lo espresse pubblicamente in una diffida di accusa proprio all’indirizzo della Segreteria di Salerno. Poi d’improvviso il silenzio. Gli eventi però hanno dimostrato che nonostante tutto, la farsa è continuata tanto da far aprire un fascicolo d’inchiesta. Sul caso indaga l’Antimafia di Salerno. Da chiarire ci sono tante cose, oltre al Congresso Provinciale, i tesseramenti, forse anche le primarie del 2012 insomma, quasi tutto ciò che riguarda la gestione degli ultimi anni. Una fitta rete di probabili intrecci, legati tra di loro da una sete di potere e di controllo del Territorio e falsata da presunti giochi di tessere. L’inchiesta portata avanti dal Pm Vincenzo Montemurro prosegue nell’assoluto riserbo, senza indugi, senza riserve e, soprattutto con prove alla mano. Ecco quindi che lo sfogo di Sergio Annunziata racchiude la faccia sconfitta del PD, costretto a piegarsi ai voleri di un sistema già scritto che, non accetta altri protagonisti se non quelli che da vent’anni gestiscono e macchinano un’apparente trasparenza che, dietro potrebbe nascondere le sfaccettature di un gioco che va al di la della lealtà politica, inneggiando a quella “democrazia d’interesse” che da sempre fa il bello e cattivo tempo.
“L’attuale crisi del Partito democratico- dice Annunziata- è la fotografia di una incredibile confusione. Ci sono settori del partito (l’area di Valiante) ora schierata con Cuperlo, che era alleata con la maggioranza di Landolfi, adesso accusata di brogli, e condivideva forme e metodi di gestione del partito che pochi giorni dopo ha voluto denunciare. Per non parlare di coloro che criticavano Renzi fino a pochi giorni, dipingendolo come la rovina del partito, per osannarlo ora come il salvatore della patria. Noi rivendichiamo – continua Annunziata – la coerenza di avere denunciato metodi e comportamenti scorretti nel congresso di novembre, sostenendo la necessità di fondare la nostra comunità politica sul rispetto delle regole e sul rigore delle scelte politiche. La nostra scelta di sostenere Renzi, decisa quando il sindaco di Firenze aveva candidato la sua proposta politica alla guida del partito, senza il camaleontismo degli opportunisti della ultima ora, è vincolata proprio alla volontà di collaborare con coloro che condividono le stesse idee, non lottano solo per convenienze personali, spartizioni di potere e poltrone. Noi vogliamo che il partito cresca in clima di partecipazione e dialogo e di trasparenza, sperando che gli iscritti abbiano nome, cognome e soprattutto volontà di partecipazione, che non siano semplici ed inconsapevoli ” truppe cammellate” per esprimere un consenso pilotato dal potentato di turno. Questo sarà il nostro impegno- conclude Annunziata – nelle prossime settimane, per i nostri territori, la provincia di Salerno, l’Italia intera. Devo poi aggiungere che non si può fingere di non sapere che in tante altre parti D’ Italia la convenzione é stata una farsa in molti casi a vantaggio di Cuperlo , e che si é deciso di sospendere Salerno, attraverso il ricorso di cuperliani salernitani , solo perchè l’ On. De Luca ha osato voltare le spalle a Letta ,Bersani ed ai dalemiani”.
Antonio Citera