Salerno. Il sindaco De Luca indagato per corruzione nell’ambito dell’inchiesta sul crac del pastificio Amato. Nella stessa inchiesta sarebbe coinvolto anche suo figlio Piero capolista alle primarie del Pd per Matteo Renzi.
A riportare la notizia è “Il Fatto Quotidiano” secondo cui la Procura di Salerno avrebbe chiesto anche una rogatoria internazionale con il Lussemburgo, dove lavora Piero.
Da quanto si è appreso, a tirare in ballo De Luca sarebbe stato Peppino Amato junior, in merito alle spese relative al comizio di De Luca a piazza Plebiscito nel 2010, per le regionali. “Mario Del Mese mi raccontava – si legge su Il Fatto – di viaggi in Lussemburgo per raggiungere Piero De Luca al quale portava soldi da versare sul conto in Lussemburgo, proventi della Ifil”.
Inoltre ci sarebbero dei biglietti aerei per il Lussemburgo pagati dalla Ifil alla moglie di Piero De Luca e all’ex moglie del sindaco.
Immediata la reazione di Flavio Boccia commissario provinciale dei Verdi
“De Luca faccia un passo indietro per chiarire le proprie posizioni; l’avviso di garanzia – dice Boccia – non e’ una condanna, anzi il cittadino ha i tre gradi di giudizio per dimostrare l’estraneita’, come non bisogna mai delegittimare il lavoro della magistratura, proprio per garantire una serenità nell’amministrare una città difficile”.