Salerno. Tra i candidati che i cittadini salernitani possono delegare a rappresentarli all’assemblea nazionale del PD per la lista dell’onorevole Gianni Cuperlo, ci sarà anche uno venuto da Roma, l’onorevole Matteo Orfini. A comunicarlo tramite una nota è il Comitato Renzi Salerno; in essa aggiunge: “Non si capisce in base a quale logica di rispetto dei territori, tanto proclamato da Cuperlo, sia stato deciso di candidare a Salerno l’uomo dell’apparato romano: continua così l’abitudine viziosa di paracadutare persone sconosciute che addirittura ostentano la loro ignoranza dei territori che pure pretenderebbero di rappresentare”.
Il Comitato Renzi Salerno prosegue scrivendo che dalle prime arroganti dichiarazioni del candidato paracadutato si capisce che ignora o finge di ignorare che il tesseramento del Partito Democratico di Salerno è da anni uno dei più trasparenti e regolari. “Basterebbe a costui”, si legge, “prendere i tabulati dei tesserati al PD di Salerno degli ultimi anni per accertare un primato di correttezza, unanimemente riconosciuto. E visto che viene a Salerno, invitiamo l’on. Orfini anche a farsi un giro per la città, guardando attentamente come essa è organizzata e urbanisticamente trasformata tanto da meritare riconoscimenti nazionali per la qualità della vita e dei servizi. Forse, anche parlando con i cittadini di ogni quartiere, il candidato paracadutato potrà imparare come e perché in questi anni De Luca ha meritato e merita sempre la fiducia dei cittadini”.
“L’on. Orfini impari”, conclude la nota, “che la fiducia dei cittadini è correttamente conferita a quanti in politica dimostrano di lavorare per anni con abnegazione ed altruismo oppure rivelano capacità professionali e qualità che dall’esterno possono apportare significativi contributi alla politica. L’unico percorso da riprovare e da archiviare è quello di quanti pretendono di fare carriera politica attraverso le correnti ed in nome del correntismo. Ci pensi, l’on. Orfini, così nella conferenza stampa annunciata potrà almeno evitare altri errori”.