Salerno. Si riapre la questione sulla seconda rata Imu per quest’anno. Per i salernitani spunta la possibilità di equiparare alla prima casa l’abitazione concessa in comodato d’uso, escluse quelle di lusso, dai genitori ai parenti di primo grado in linea retta: i figli. Per evitarla il proprietario dovrebbe cedere il diritto d’uso dell’immobile ai propri discendenti che lo utilizzano in comodato per abitazione. In tal modo, si potrà godere dell’esenzione dal pagamento dell’Imu, in quanto l’immobile verrebbe considerato come prima abitazione, se sono residenti nell’immobile.
La segreteria confederale della Cisl Salerno ed i pensionati della Fnp Cisl salernitana chiedono ai sindaci dei 158 Comuni del territorio di applicare la legge approvata lo scorso ottobre dal Governo Letta (articolo 2 del DL 102 del 2013).
Non sono rari in provincia, infatti, i casi di genitori che, al crescere della famiglia destinano la loro abitazione principale ai figli, adattandosi spesso a case meno spaziose. “Credo che le amministrazioni comunali del Salernitano abbiano la possibilità di dimostrare concretamente di venire in contro alle fasce più deboli della popolazione salernitana, soprattutto ai pensionati ”, – ha detto Giovanni Dell’Isola, segretario generale della Fnp Cisl provinciale, – “e a quelle alle persone anziane che hanno concesso in comodato d’uso l’abitazione ai propri figli. Con questa legge, che i Comuni che possono adottare, si darebbe la possibilità di non pagare l’Imu a soggetti che già sono stati colpiti da questa tassa in passato”.
La nuova norma permetterebbe un risparmio concreto, in vista di un Natale che si preannuncia difficile per molte famiglie salernitane: “Parliamo di cifre importanti, visto che i livelli di tassazione sono alti e in molti casi oltre il 10 per mille. Dando questa possibilità a molte famiglie, che hanno acquistato un’abitazione con i risparmi di una vita e la stanno ancora pagando attraverso un mutuo, dare un reddito disponibile per fare fronte ad altre spese che in questo periodo non mancano. Ci auguriamo che questo nostro appello possa trovare accoglimento. E’ una cosa utile. Più del 50% delle pensioni in provincia di Salerno sono al di sotto dei 500 euro e significherebbe una boccata d’ossigeno per tante famiglie. Non possiamo che apprezzare l’attenzione che questa volta è stata rivolta dal legislatore ai pensionati, per i quali in precedenza era stata prevista una salvaguarda estremamente limitata e che ora viene ampliata”. Al fianco dei pensionati della Cisl anche Matteo Buono, segretario generale del sindacato provinciale: “E’ una buona occasione per i Comuni di dimostrare che non sanno fare solo cassa gravando sui soliti noti”, ha affermato Buono. “Noi della Cisl sposiamo questa battaglia, che riteniamo di uguale importanza alle tante vertenze occupazionali sparse sul territorio. Applicare questa legge vorrebbe dire evitare l’ennesimo salasso, evitando il default definitivo di quel sistema su cui è fondata l’Italia e la provincia: la famiglia”.