Salerno. “Adesso è Natale. Auguri a tutti” Con un post su facebook corredato dalla foto con l’accensione delle luci dell’enorme abete natalizio in Piazza Portanova, il sindaco Vincenzo De Luca ha annunciato l’avvento del 25 dicembre con qualche giorno di anticipo.
L’accensione in pompa magna dell’albero ha fatto da contro altare all’inaugurazione in tono minore dell’installazione luminosa che si trova sul frontone della chiesa del Sacro Cuore in Piazza Vittorio Veneto.
Ieri in mattinata sul sagrato della chiesa era stato ritrovato il corpo senza vita di un clochard; un’occasione imperdibile per De Luca per dare sfogo alla sua vena populista: “Da Salerno – ha esordito all’ombra dell’abete – voglio fare gli auguri alle famiglie affinchè questo Natale ed il nuovo anno siano ricchi e pieni. Inauguriamo questa illuminazione sacra – è stato invece il proseguo abbagliato dalle luci della ‘Madonna con Bambino’ di Eduardo Gianattasio – per ricordare un uomo che è morto di stenti e di fame. Sono immagini che ci richiamano alla durezza della vita anche in momenti di festa”.
Lo show del De Luca in versione ‘mastro di festa’ è poi proseguito per le vie della città, in particolare a Pastena dove è stata illuminata la ‘Foresta di Ghiaccio’ e a Torrione dove è stata inaugurata altresì la ‘Slitta di babbo Natale’.
Peccato che a rovinare la festa ci abbiano pensato i controlli dei Nas ai tanti decantati ‘Mercatini di Natale’ del lungomare, croce e delizia di questa amministrazione.
Dopo le polemiche derivanti dal costo oneroso dei gazebo l’Onlus ‘BuongiornoItalia’ finanziatrice delle luci d’artista con 300 mila euro chiede minimo 3 mila euro per il fitto di uno stand, il malcontento dei commerciati che lamentano una concorrenza sleale, ecco che arrivano i sigilli per un espositore e sanzioni di vario tipo per altri.
L’accusa è di non aver rispettato le norme igienico sanitarie previste dalla legge; per De Luca però c’è altro a cui pensare
“Siamo – ha detto evidentemente inebriato dall’aria natalizia e dall’affetto smisurato della sua gente – un miracolo del Sud e non solo. Da noi – ha concluso – si respira un clima di fiducia e di prospettiva.”
Raffaele de Chiara
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