Vincenzo De Luca (Pd) 1Salerno. “Il risultato delle primarie è inequivocabile. La giornata di ieri è stata una grande prova di partecipazione democratica e di civiltà politica”. Queste le parole del sindaco di Salerno Vincenzo De Luca scritte sul suo profilo facebook.
“Dietro quest’onda c’è una domanda – continua De Luca –  sempre più pressante, di rinnovamento del Paese e di riacquisizione di fiducia e speranza. Voglio sottolineare due aspetti. Da un lato, l’appello a smantellare il correntismo, che è la precondizione di tutto. Dall’altro, la volontà di avviare un processo che valorizzi i meriti e i territori e che possa tirar fuori il partito dalla palude burocratica nel quale è precipitato. Si apre ora una fase politica del tutto nuova, i cui contenuti sono emersi chiaramente nel discorso di Renzi: sburocratizzazione radicale del Paese; necessità di dare respiro agli slanci vitali presenti; tempi di decisione rapidi, perché la crisi ormai brucia sulla carne viva dell’Italia; innovazioni anche simboliche, dalla riduzione dei costi della politica allo smantellamento di strutture burocratico-lobbistiche centrali che soffocano il Paese. Ogni doverosa attenzione alla ricerca dell’unità più ampia dovrà partire da una svolta programmatica profonda e dalla valorizzazione del merito”.

Franco_Alfieri_ok“Il voto delle primarie dell’8 dicembre ha dimostrato che i cittadini hanno visto in Renzi una speranza di cambiamento”. Queste invece le parole del sindaco di Agropoli Franco Alfieri all’indomani dell’elezione del primo cittadino di Firenze, Matteo Renzi, a segretario nazionale del Partito Democratico.

“La grande partecipazione – continua Alfieri – è stata una risposta anche per chi pensa che la politica sia finita. C’è tantissima gente, infatti, che continua, nonostante tutto, a credere nella politica e, soprattutto, nel Partito Democratico che ha un grande ruolo e che da oggi ha maggiore responsabilità con la guida di Matteo Renzi. C’è attesa, speranza ed aspettativa rispetto alle cose che propone Renzi. La formidabile e strepitosa spinta popolare metterà nelle condizioni il nuovo segretario del PD di essere incisivo e soprattutto cambiare tante cose. Iniziando col venire incontro ai bisogni degli ultimi, ad essere vicini alla gente che è fuori dal mondo del lavoro, alla questione del Mezzogiorno che va ripresa con maggiore vigore. La politica non deve essere più autoreferenziale. C’è bisogno di una classe dirigente che parli alla gente, affinché porti nelle istituzioni quanto i cittadini pensano e desiderano, nuove idee, propositi e soprattutto che possa ridare fiducia al nostro Paese”.

9 DICEMBRE 2013