Istruzione, industria, sanità, attività sportive e ricreative. Sono questi i campi analizzati dall’Istat nel report riguardante l’evoluzione della domanda di lavoro nel terzo trimestre del 2013. In particolare, l’indagine analizza il costo del lavoro, i posti vacanti, le posizioni lavorative occupate, le ore di lavoro, le ore di cassa integrazione guadagni (Cig), le ore non retribuite per conflitti, all’interno delle aziende.
Nel terzo trimestre del 2013, l’incremento congiunturale del costo del lavoro è dello 0,6%, unendo industria e servizi di mercato, con aumenti dello 0,5% nell’industria e dello 0,8% nei servizi di mercato. In termini tendenziali, il costo del lavoro nell’insieme dell’industria e dei servizi aumenta del 2,2%; la crescita è maggiore nell’industria (+2,9%) che nei servizi di mercato (+1,9%).
Nel complesso delle attività economiche considerate, ossia l’industria e i servizi, sia quelli di mercato che istruzione, sanità e assistenza sociale, attività artistiche e altre attività di servizi, il tasso di posti vacanti è pari allo 0,4%, invariato rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente.
Le ore di lavoro per ogni dipendente diminuiscono dello 0,1% rispetto al trimestre del 2012; il tasso di posti vacanti nell’industria e nei servizi di mercato è dello 0,4%, invariato rispetto al terzo trimestre precedente.
L’incidenza delle ore di cassa integrazione guadagni (Cig) utilizzate è pari a 38,1 ore ogni mille ore lavorate, con una diminuzione di 3,2 ore rispetto allo stesso trimestre del 2012.
L’indice destagionalizzato delle retribuzioni lorde per unità di lavoro equivalenti a tempo pieno registra un incremento dello 0,5% rispetto al trimestre del 2012.