Eboli. Il Consigliere Mario Di Donato, esponente del gruppo di “Eboli Libera” esprime tutta la sua preoccupazione sulle recenti polemiche relative al Presidio Ospedaliero di Eboli e in particolare relativo all’ipotesi di chiusura di taluni reparti .
“Il 21 Dicembre il Consiglio Comunale di Eboli era riuscito ad approvare una delibera importante per il nostro ospedale. A questa delibera avevano contribuito praticamente tutte le forze in Consiglio, con la sola esclusione di quella parte della Destra cittadina che doveva, come al solito, dimostrare più una fedeltà di appartenenza politica che un reale attaccamento al nostro territorio. Abbiamo detto con chiarezza che la sanità nella Piana del Sele era penalizzata per numero di posti letto (1,79 ogni 1000 abitanti), con cifre che erano tra le più basse d’Italia. Abbiamo suggerito di ripartire da qui, di chiedere di reinserire l’Ospedale Unico della Valle del Sele tra le opere strategiche da realizzare, di immaginare un’integrazione tra Eboli e Battipaglia che partisse dall’ipotesi sottoscritta dal Sindaco di Eboli e dal Commissario Prefettizio di Battipaglia, abbiamo proposto di allargare detta ipotesi agli altri plessi della Piana del Sele.”.
Aggiunge quindi Di Donato, preoccupato : “Era il momento, quindi, di non rompere il fronte che si era creato a difesa del nostro ospedale e delle sue professionalità, di non cedere nemmeno di un millimetro alle ipotesi di ulteriore ridimensionamento e penalizzazione del nostro territorio. E, invece, a cosa assistiamo? A nuove ipotesi di chiusura di reparti (a partire dalla ginecologia-ostetricia), senza che le riflessioni e le ipotesi che abbiamo avanzato siano state anche solamente prese in considerazione. Giudico molto grave che a questo gioco al massacro contro il nostro Ospedale partecipi anche il Direttore Sanitario dell’Ospedale di Eboli Mario Minervini. Dobbiamo forse pensare che le azioni intimidatorie e punitive che sono state di recente compiute da Squillante abbiano sortito finalmente la loro funzione? Sinceramente spero di sbagliarmi. ma questo non era il momento per avviare trattative al ribasso. C’era una proposta seria e condivisa dai due principali Comuni della Piana del Sele. Perché si continua a volerla ignorare? “.
“Quindi, determinato – conclude Di Donato – che è stato tra i protagonisti della delibera approvata in Consiglio: “Io non ho l’abitudine di considerare parole al vento i deliberati del nostro Consiglio. Io e il mio gruppo ci siamo spesi per quella delibera e perché avesse un sostegno ampio. Poi, per carità, siamo sempre disponibili al ragionamento ed anche ad andare oltre, ma assolutamente non ci renderemo complici di questa manovra tesa a colpire, ancora, la salute dei nostri concittadini. Quindi rigetto il terrorismo psicologico e l’autolesionismo di chi auspica la chiusura di reparti strategici come il materno-infantile. E invito il mio Sindaco a continuare nella strada intrapresa di difesa del nostro Ospedale. Nessuno immagini di poterci ignorare. Le eventuali proposte che si allontanino dalla deliberazione che abbiamo adottato il 21 dovranno convincerci, altrimenti daremo battaglia”.