spettacolo_27440Cava de’ Tirreni. Venerdì 10 gennaio a calcare la scena del Social Tennis Club sarà l’Associazione culturale “Teatrazione” con lo spettacolo “Paolo Borsellino – L’ultimo istante. Storia di un giudice italiano”. Al centro della rappresentazione le passioni, i ricordi e l’impegno, ma anche le paure e le incertezze del magistrato assassinato da Cosa Nostra il 19 luglio nella tragica strade di via D’Amelio.

«Per un uomo è normale avere paura, sempre. L’importante è avere il coraggio di affrontarla». Di questa massima ne ha fatto uno stile di vita, mettendo continuamente a rischio la propria incolumità. Minacce, attentati, intimidazioni. Nulla ha potuto placare la sua sete di giustizia, quella ricerca irrefrenabile di verità che, assieme all’amico e collega Giovanni Falcone, lo ha reso uno degli eroi della lotta alla mafia. È Paolo Borsellino, il magistrato assassinato da Cosa Nostra il 19 luglio 1992 nella strage di via D’Amelio a Palermo.

Intitolato “Paolo Borsellino – L’ultimo istante. Storia di un giudice italiano”, lo spettacolo vedrà esibirsi sul palco del Circolo metelliano, sito in via M. Garzia 2, gli attori Valeria Impagliazzo, Alessandra Ranucci, Igor Canto e Cristina Recupito, questi ultimi due anche registi ed autori della drammaturgia. Tratto da materiale di pubblico dominio, la rappresentazione evocherà i momenti salienti della vita del magistrato siciliano: l’infanzia, l’amicizia con Giovanni Falcone, la famiglia, la lotta alla mafia, la vita di giudice e, soprattutto, l’ultimo istante. Borsellino non verrà ricordato come l’“eroe” tanto osannato dai media, ma come un uomo con le sue paure, le sue incertezze, le sue passioni, i suoi ricordi.

«Nel Teatro esiste uno straordinario gioco che si  chiama il “Se Magico” – affermano i registi Igor Canto e Cristina Recupito – Si ha quando l’attore, per interpretare un personaggio in una situazione o in una “circostanza data”, si chiede continuamente: che cosa farei se io, adesso, oggi, qui, mi trovassi in circostanze simili a quelle del personaggio? Per l’attore il “Se Magico” è quel gioco che dalla realtà lo trasporta in un “altro mondo”, il solo nel quale può avvenire la creazione di uno spettacolo teatrale. Ed è proprio in questa dimensione che abbiamo immaginato di incontrare Paolo Borsellino, per noi ancora vivo nelle sue parole, nei suoi pensieri, nel suo esempio di uomo che ha dedicato la sua vita alla ricerca della verità e della giustizia. E proprio da questi elementi reali siamo partiti per raccontare il nostro incontro immaginario con lui».