Salerno. I deputati Pd Tino Iannuzzi e Massimiliano Manfredi scrivono, in una nota, alcune proposte di emendamento al Decreto Legge voluto dal Ministro dell’Ambiente e della Tutela del territorio e del mare, Andrea Orlando, da loro definito un passo importante che va rafforzato e migliorato.
“Innanzitutto, occorre inserire una normativa specifica che consenta un programma straordinario di screening sanitari e di accertamenti ed indagini diagnostiche e preventive a tutela della salute delle popolazioni residenti, senza oneri e ticket a carico delle persone” – dichiarano i deputati Pd – “E’ questo un punto assolutamente centrale e decisivo sul versante prioritario della prevenzione e salvaguardia della salute, che esige risposte urgenti ed efficaci. Inoltre, bisogna prevedere la destinazione delle somme di danaro, dei beni e dei proventi derivanti dalla gestione dei beni confiscati alla criminalità’ organizzata per reati ambientali per realizzare interventi prioritari di messa in sicurezza e di bonifica dei siti inquinati in Campania” – proseguono gli esponenti democratici – “Lo sforzo deve essere anche quello di impegnare, proprio per le bonifiche, una quota parte delle risorse, sia dello Stato sia della Regione Campania, legate ai Fondi Europei per l’ambiente”.
I deputati Iannuzzi e Manfredi, in conclusione, pongono l’accento anche sull’importanza dell’ introduzione del reato ambientale e del coinvolgimento delle Università campane nei processi di analisi e indagini sui terreni: “Le indagini sui terreni agricoli, poi, devono difendere la filiera agro-alimentare da ricorrenti e devastanti attacchi speculativi, salvaguardando i prodotti in base al Regolamento comunitario n. 178/2002 ed assicurando certezze alle coltivazioni con il superamento dei vuoti normativi ancora riscontrabili nel Codice dell’Ambiente (D.Lgs 152/2006). Deve essere potenziata, infine, la parte penalistica del decreto, con l’introduzione indispensabile di nuove figure di reati ambientali e di congrue pene. E va previsto in tutto questo processo il coinvolgimento delle Università’ campane nell’area agraria, ambientale e sanitaria, con l’innesco di indispensabili meccanismi per assicurare pubblicità’ alle analisi ed alle indagini sui terreni. Il tutto corredato da adeguate forme di consultazione e partecipazione delle associazioni e dei comitati che operano in quelle comunità'”.