Napoli. Oltre 412 milioni di euro di rimborsi erogati nel 2013 a più di 117 mila contribuenti campani dall’Agenzia delle Entrate. È il dato finale regionale delle somme che l’Amministrazione finanziaria ha restituito a famiglie e imprese nell’anno appena trascorso (tab. 1) a fronte di un totale nazionale 13,5 miliardi di euro. La parte più consistente dell’ammontare rimborsato riguarda l’Iva restituita ad imprese, artigiani e professionisti pari a più di 266 milioni. L’Irpef alle famiglie, invece, ammonta ad oltre 76 milioni.
Sostegno ad imprese, professionisti e artigiani. Ad aziende professionisti e artigiani sono stati restituiti 266 milioni di rimborsi Iva (tab. 2), categoria che dà il primato numerico ai contribuenti salernitani (714). Il capoluogo, secondo per numero di contribuenti assorbe 134 milioni, mentre Caserta eguaglia la provincia granata in termini di cifre pur contando su appena 1/4 di domande. Alle imprese sono arrivati oltre 61 milioni di rimborsi Ires (tab. 3), 135 aziende a Napoli hanno beneficiato di 59 milioni, mentre un totale di 660mila euro è tornato a 16 soggetti in Irpinia e a 13 a Salerno. Caserta, con tre rimborsi supera gli 800mila euro. Oltre 4,7 milioni provengono dalla restituzione delle imposte Irpef e Ires da deducibilità Irap (tab. 4) che portano ad oltre 332 milioni di euro l’importo dei 7.844 rimborsi complessivamente disposti nel 2013 in favore di soggetti imprenditoriali campani che hanno potuto beneficiare, quindi, di una maggiore liquidità.
Sostegno alle famiglie. L’Amministrazione finanziaria ha disposto, nel 2013, oltre 76,6 milioni di euro di rimborsi Irpef a 108 mila contribuenti. In particolare a Napoli e provincia sono stati redistribuiti quasi 40 milioni di euro per oltre 48mila contribuenti e a Salerno più di 16 milioni a circa 27mila soggetti. Tre milioni di euro, con più di 1160 rimborsi, sono stati erogati per le imposte “minori” (registro, concessioni governative e altre). Per coloro che hanno comunicato all’Agenzia delle Entrate il codice Iban, i rimborsi sono stati accreditati direttamente sul conto corrente. Per tutti gli altri, invece, il pagamento delle somme avviene con vaglia cambiario della Banca d’Italia oppure in contanti in un qualsiasi ufficio postale.