Capaccio. Sono ancora in corso gli interventi e sopralluoghi, partiti questa mattina, alle case e scantinati investiti dall’ esondazione del fiume Sele. Per tutta la mattinata nelle zone allagate hanno operato guardie eco zoofile di Fareambiente, protezione civile comunale, protezione civile regionale, corpo forestale, polizia locale, vigili del fuoco e operai del consorzio di bonifica Sinistra Sele. Nel pomeriggio continuano i pattugliamenti da parte di carabinieri, polizia locale e guardie eco zoofile per evitare atti di sciacallaggio. Effettuati i primi rilievi dei danni.
A seguito della richiesta, da parte del primo cittadino Italo Voza al presidente della Regione Campania, dell’ intervento del Genio Civile, i lavori sembrano bloccati a meno di due ore dall’allerta meteo prevista per la zona colpita dall’esondazione del fiume Sele. Sono giunte in redazione segnalazioni spontanee di cittadini che hanno assistito alla diatriba sui lavori nella zona della falla sull’ argine destro del fiume. Nella diatriba erano coinvolti il consorzio di bonifica e il genio civile. Motivo della disputa, i lavori all’ argine, visto l’avvicinarsi dell’ allerta meteo.
Stando alle segnalazioni arrivate in redazione il genio civile, invocato a gran voce dal sindaco Voza, avrebbe fermato i lavori delle ruspe del consorzio di bonifica, pronte quantomeno a “rattoppare” lo strappo, perché non disponevano delle autorizzazioni necessarie a procedere. Interpellato sulla questione il sindaco Voza, impegnato in un’altra intervista, ci dice: “Il genio civile sta facendo il suo lavoro, è l’attore principale della situazione – ha dichiarato il Primo Cittadino – Insieme ai tecnici del comune è stato stilato un verbale in cui viene evidenziato il problema strutturale e tecnico. Bisogna trovare una soluzione definitiva al problema dell’ argine non in grado di contenere l’alzamento del livello del letto del fiume, ma i lavori sono di competenza del genio civile che deciderà anche i tempi tecnici dell’ intervento”.
Intanto, resterà chiuso fino a lunedì l’asilo di Precuiali. Rimane, invece, aperto in caso di necessità il centro di accoglienza allestito nei locali della Chiesa di Santa Maria Goretti a Gromola. Preziosa è stata la collaborazione nell’ accoglienza degli sfollati del parroco don Giuseppe, dei parrocchiani di Gromola che hanno assistito e cucinato per le persone che si sono radunate nel centro di accoglienza e per gli addetti ai soccorsi, dei volontari dell’associazione Il Cubo e del Comitato locale della Croce Rossa che sta tenendo la sede aperta notte e giorno e ha dato disponibilità ad aiutare le famiglie che nei prossimi giorni dovranno ripulire le case dall’acqua e dal fango.
Per far fronte all’emergenza causata dall’esondazione del fiume Sele, l’Arma dei Carabinieri ha messo in campo numerosi uomini e mezzi. I militari della Compagnia di Agropoli e della Stazione di Capaccio Scalo stanno infatti prestando soccorso alla popolazione civile rimasta isolata, concorrendo alle operazioni di protezione civile insieme ai Vigili del Fuoco e alla Polizia Municipale.
E sulla preoccupazione dilagante tra la popolazione in vista dell’allerta meteo e dal fango che ha invaso scantinati e piani bassi delle abitazioni, il sindaco Voza sdrammatizza: “Anche se nel verbale si parla di somma urgenza, assicuro che il livello del mare è sceso e che dovrebbe proprio venire il diluvio universale stasera perché la situazione diventi drammatica”.