Scafati. Riguardo il rinvio a giudizio dei dirigenti nella vicenda del concorso per architetti, il sindaco di Scafati Pasquale Aliberti ha espresso piena fiducia nei loro confronti, aggiungendo: “Si tratta di professionisti che hanno contribuito, con un grande lavoro, al raggiungimento di importanti risultati, nell’interesse della città e di persone, dall’indiscussa integrità morale”.
“Apprendere”, ha aggiunto, “che certi attacchi, provengono da chi ha avuto e ha in corso procedimenti giudiziari di ben altra natura o da chi, quando era parte integrante di questa maggioranza, aveva dimostrato di essere, invece, garantista su questi temi, è a dir poco inaudito, in quanto dimostra di valutare le situazioni con due pesi e due misure. Confido, pertanto, nel lavoro della magistratura, verso la quale nutro rispetto e fiducia”.
Sulla richiesta di dimissioni della Segretaria comunale e dei dirigenti rinviati a giudizio, inoltre, per il presunto reato di falso ideologico, avanzata dal gruppo FdI, i capigruppo di tutti i partiti e le liste civiche che compongono l’attuale maggioranza, quali Diego Chirico (Azzurri), Francesco Vitiello (Scafati Cresce), Nicola Acanfora (Aliberti Sindaco), Teresa Formisano (PdL-FI), Alfonso Pisacane (Alleanza popolare), Alfonso Carotenuto (Noi per Scafati), Roberto Barchiesi (Grande Scafati), Domenico Casciello (UDC), hanno aggiunto: “Massima solidarietà e fiducia ai dirigenti rinviati a giudizio. La richiesta di dimissioni di quest’ultimi, apparsa sulle testate giornalistiche, da parte degli esponenti di Fratelli d’Italia è ingiusta e strumentale”.
“La presunzione d’innocenza”, commentano, “è un principio fondamentale, che non può essere dimenticato da chi, tra l’altro, ha avuto e ha in corso procedimenti giudiziari, di ben altro peso o da chi, in qualità di ex vicesindaco, si è sempre detto garantista. Riteniamo, inoltre, che i dirigenti in questione siano persone di assoluto rispetto, oltre ad essere professionisti di grande qualità, che in questi anni, hanno lavorato con grande abnegazione, contribuendo al raggiungimento di obiettivi importanti per la città di Scafati. Esprimiamo al riguardo massima fiducia nella magistratura e negli organi inquirenti”.
Poi, sulla vicenda dei verbali d’infrazione al codice della strada all’auto di servizio del sindaco Aliberti, dopo il ricorso prodotto dal Comune di Scafati, la prima sentenza emessa è stata positiva per il Comune di Scafati, perché il giudice di Roma ha accolto le motivazioni dell’avvocato in difesa dell’ente”.
“Qualsiasi spostamento a Roma”, si legge nella sentenza, “è avvenuto solo ed esclusivamente per interessi collettivi. L’esito della prima sentenza, pertanto, dimostra, la giustezza del ricorso fatto”.