Eboli. La scena politica ebolitana è in fermento dopo l’ avviso di garanzia notificato al sindaco Martino Melchionda per la denuncia di concussione mossa dal consigliere Antonio Petrone nel 2011.
Stando alla denuncia di Petrone, il primo cittadino di Eboli avrebbe indotto Giuseppe Cicalese a firmare un atto di sfiducia nei confronti del segretario della sezione cittadina del Pd, promettendogli la gestione di un progetto giovanile. Il sindaco Melchionda avrebbe quindi fatto seguire una contro denuncia per diffamazione ma, il 22 gennaio scorso, il pm ha richiesto l’archiviazione in favore di Petrone e aperto un fascicolo sul caso Melchionda. In una nota, Petrone dichiara: “Melchionda ha tradito gli elettori, commercia in Consiglieri comunali e assessori, fa e disfa la struttura comunale e ha messo Eboli sul lastrico. Muove da qui la mia opposizione, insieme con i riformisti“.
Si vociferava anche sulla possibile candidatura di Melchionda, appoggiato nella vicenda anche dal segretario provinciale Pd al direttivo regionale del Partito Democratico Nicola Landolfi, al direttivo regionale del Pd, candidatura che, a seguito dei recenti accadimenti, non avrebbe esitato a ritirare in favore del capogruppo Vincenzo Rotondo. Raggiunto al telefono, Melchionda dichiara: “Non ho mai avuto intenzione di candidarmi al direttivo, preferisco appoggiare le candidature di Tartaglione e Rotondo e non fare la prima donna, in questo caso”.