Vallo di Diano. Giornata di sopralluoghi quella di ieri nei terreni del Vallo di Diano incriminati dall’ Operazione Chernobyl. Dopo sette anni dall’inizio delle indagini, la Commissione Regionale Anticamorra presieduta Gianfranco Valiante e, la Commissione Regionale Ecomafia presieduta da Antonio Amato, accompagnati dai tecnici dell’Arpac, e dai consiglieri Regionali Gennaro Mucciolo e Anna Petrone, hanno finalmente preso atto della reale situazione dei siti segnalati dalla Procura di Santa Maria Capua a Vetere. In tali terreni, secondo il Pm Ceglie che ha condotto le indagini, sarebbero stati sversati tonnellate di rifiuti tossici. I terreni incriminati e oggetto del sopralluogo, sono ubicati: a Sant’Arsenio, in località Sanizzi, a Teggiano in località Buco Vecchio, a San Pietro al Tanagro in località Tempa Cardone e a San Rufo in località Via Larga. Una visita guidata, una passeggiata, che sicuramente non consentirà di trovare le concrete risposte alle tante domande e, perché no ai tanti dubbi che avvolgono l’intera vicenda. Nessuna campionatura del terreno, nessun carotaggio, solo la magra promessa espressa all’unisono dai due Presidenti in conferenza stampa,” saranno effettuate nuove indagini e nuovi controlli anche in profondità”.
Intanto a detta di molti, potrebbe essere già troppo tardi, la seconda udienza del Processo si terrà a Salerno, il prossimo 20 febbraio, data che potrebbe sancirne la quasi certa prescrizione. Sull’ispezione di ieri, si è espresso anche il deputato Simone Valiante: “Apprezzo la doverosa verifica che si compie oggi nei siti dei comuni del comprensorio del Vallo di Diano dopo le notizie apparse di recente sulla stampa circa la presunta presenza di rifiuti tossici in provincia di Salerno”. Lo dichiara Simone Valiante, deputato salernitano del Partito democratico, che ieri mattina non ha potuto partecipare al sopralluogo che la Commissione d’inchiesta anticamorra e quella speciale per il controllo sulle bonifiche ambientali e sui siti di smaltimento rifiuti della regione Campania hanno disposto nei comuni di Sant’Arsenio, San Pietro al Tanagro, San Rufo e Teggiano, alla presenza dei tecnici Arpac e degli amministratori degli enti interessati. “Riconosco la disponibilità e l’attivazione dei presidenti delle commissioni regionali – continua Valiante – e mi associo alla preoccupazione che stanno vivendo i cittadini dei comuni del comprensorio, sulla quantità e le tipologie di rifiuti che sarebbero stati seppelliti in alcuni terreni, e soprattutto sulle conseguenze dannose per la tutela dell’ambiente e per la possibile insorgenza di gravi patologie. Per quanto di competenza – conclude il deputato – ho già espresso la mia disponibilità affinché della questione sia interessato il Parlamento”.
Antonio Citera