Sollevata al Tribunale Amministrativo Regionale della Campania, da parte dei legali del Comune di Agropoli, una questione di incostituzionalità relativa al decreto legge regionale 49 del 2010 in merito all’ospedale civile di Agropoli.
I giudici del Tar dovranno valutare l’eccezione sollevata dai legali e rinviare il caso alla Corte Costituzionale, la quale avrebbe il compito di valutare la sospensione del giudizio, se ritenuta che la stessa abbia dei fondamenti giuridici.
In merito abbiamo sentito il Comune di Agropoli
“E’ tutto in mano ai legali del Comune, che ora attendono la risposta del tribunale. Risposta, questa, che non è prevista in tempi brevi”.
Raggiunto al telefono Giovanni Basile, presidente del “Comitato a difesa dell’ospedale”, ha spiegato che:
“Il Tar ha sospeso il giudizio per valutare, se accettare o meno la denuncia di incostituzionalità del decreto legge 49. In caso affermativo rimetterà la questione alla Corte Costituzionale. La decisione, se ci sarà, avverrà in un tempo che va dagli 8 mesi ad 1 anno. Il problema dell’ospedale civile, lo stiamo portando avanti da quando è sorto. Tutti sanno che il bacino di utenze è molto ampio e che, a parte l’ultimo incidente stradale avvenuto domenica 9 febbraio, ci sono stati casi in cui avere l’ospedale aperto avrebbe velocizzato le cure di molti malati. Ci sono stati casi in cui la morte dei pazienti è avvenuta, in ambulanza, durante il tragitto in ospedale. Noi siamo – conclude – in buoni contatti con Antonio Squillante, direttore generale dell’Asl, il quale ci ha promesso un incontro tra massimo una settimana. L’ospedale non è solo del sindaco Franco Alfieri, ma di tutti i comuni del bacino utenza che ricopre 18 comuni. Ritengo che coloro che non si siano interessati al caso debbano, in caso di vittoria, ritenere l’ospedale civile di Agropoli come una struttura privata e pagare in caso di ricovero o altro”.
Fabiana Hetman