Salerno. Tasse scolastiche e contributo volontario. Anche quest’anno molte scuole della provincia hanno giocato sull’equivoco alla base delle due rette, facendo passare per obbligatorie quelle che invece sono volontarie. Molte famiglie, oltre alla tassa di iscrizione prevista dalla legge per le sole classi IV e V delle scuole secondarie superiori, si sono viste chiedere anche un contributo che oscilla tra i 20 e i 150 euro.
A denunciare quella che sembra essere una prassi consolidata negli istituti scolastici è Teresa Vicidomini
” l’inganno è presente sul modello di iscrizione scolastica che le famiglie devono compilare, alla voce contributo, insieme alla relativa somma da versare – spiega – non è presente la precisazione che è di natura volontaria e detraibile dalle tasse. Né viene specificata la destinazione della somma richiesta. Si cerca di far credere che l’iscrizione dei propri figli sia condizionata al versamento del contributo”.
Sotto accusa i tributi che in realtà servirebbero unicamente all’ampliamento dell’offerta formativa, non al funzionamento amministrativo e ordinario
“I dirigenti lamentano la scarsezza di fondi ma con i contributi volontari possono solo mettere in funzione attività extrascolastiche e non comprare materiale didattico, come carta, gesso e vettovaglie”.
Del resto come si legge in una nota del Miur è illegittimo e si configura come una violazione del dovere d’ufficio, subordinare l’iscrizione degli alunni al preventivo versamento del contributo.
La Vicidomini infine invita i salernitani interessati a “pretendere dalle scuole o la restituzione della somma versata o la massima trasparenza, chiedendo la rendicontazione dettagliata e documentata di tutte le spese effettuate con i loro contributi”.
Enrica Bovi