Atrani. Atrani tra sicurezza, riqualificazione e accoglienza. Si snoda su tre binari il più ampio progetto di cui sarà destinatario il piccolo borgo della Costiera Amalfitana sventrato nel settembre del 2010 dalla furia del torrente Dragone che vomitò a valle centinaia di metri cubi di fango e acqua.
L’importante progetto che la Regione Campania ha finanziato ad Atrani verrà presentato nel corso di una tavola rotonda in programma sabato 22 febbraio (ore 11) presso la Chiesa di San Salvatore de Birecto.
I relatori saranno il Capo Dipartimento Nazionale per la Protezione Civile, Franco Gabrielli, che parlerà del progetto Atrani come un esempio virtuoso di utilizzo delle risorse pubbliche e di efficienza della filiera istituzionale, l’Assessore ai Lavori Pubblici e Protezione Civile della Regione Campania, Edoardo Cosenza, e il Commissario ARCADIS, Flavio Cioffi. La tavola rotonda che sarà aperta dai saluti di Nicola Carrano, Sindaco di Atrani e di Antonio Della Pietra, Presidente della Conferenza dei Sindaci della Costa D’Amalfi, proseguirà con gli interventi degli assessori ai Lavori Pubblici e al Turismo del Comune di Atrani: Valeria Gambardella e Michela Mansi vere anime del progetto. Al termine degli interventi verrà inaugurato il nucleo locale di Protezione Civile.
Una ferita ancora non rimarginata quella terribile alluvione che, come un’imboscata aggredì alle spalle la cittadina costiera, causò la morte di Francesca Mansi trascinando in mare auto, ciclomotori, tavoli e sedie dei bar. A tre anni da quel tragico evento, l’assessorato regionale alla protezione civile insieme con l’agenzia Arcadis investiranno su Atrani la ragguardevole cifra di 8 milioni di euro che saranno utilizzati per la messa in sicurezza del vallone, la riqualificazione urbana del centro storico e per un piano di marketing e di accoglienza turistica.
Sarà dunque una “Atrani Aperta” che si proteggerà mediante la realizzazione di interventi di mitigazione del rischio idrogeologico e la realizzazione di aree sicure di parcheggio. Senza tralasciare poi la qualità urbana e il sistema integrato di promozione turistica in cui rientrano un nuovo logo della “città presepe” e una simbologia in ceramica ricavata dalla geniale arte visiva di Escher.