Agropoli porta storicaAgropoli. Il 22 maggio presso la Galleria del Primaticcio di Palazzo Firenze, in piazza Firenze a Roma, si terrà l’incontro ufficiale di presentazione del Parco Letterario Franco Antonicelli di Agropoli di nuova istituzione, il secondo in Campania dopo quello di Avellino dedicato a Francesco De Sanctis. La convenzione è stata sottoscritta dal sindaco Franco Alfieri e dall’ambasciatore Bruno Bottai per la Società Dante Alighieri, ente morale che ha come compito quello di tutelare e diffondere la lingua e la cultura italiana nel mondo.

 “L’adesione ai Parchi Letterari – afferma il sindaco Franco Alfieri – offre l’opportunità di far parte di una rete nazionale ed internazionale che integra il turismo alla conservazione dei beni culturali ed ambientali. Si intende, in tal modo, salvaguardare e valorizzare la figura di Franco Antonicelli ed i luoghi di ispirazione dell’autore”.

Anche l’assessore alle politiche per l’identità culturale, Francesco Crispino commenta:  “Il Parco coinvolgerà il visitatore in un inatteso e meraviglioso racconto che si svolge anche nella nostra città. Gli scritti, le foto e i disegni di Franco Antonicelli ci fanno rivivere in uno spaccato esaustivo, fatto di vicende, personaggi e luoghi, l’arretratezza sociale e la secolare povertà delle nostre genti alla metà degli anni trenta”.

Antonicelli in loc_ Selva ad Agropoli nel 1935Dopo la meravigliosa Villa Cernigliaro di Sordevolo (Biella), buen retiro dei maggiori intellettuali italiani dell’inizio del ‘900, il Parco Letterario Antonicelli si arricchisce dunque con l’adesione della città di Agropoli, dove lo scrittore, editore, professore, traduttore, politico e grande coscienza critica dell’Italia Repubblicana, fu confinato tra il marzo del 1935 e l’agosto del 1936, a seguito di una retata nei confronti del gruppo “Giustizia e Libertà”. “Molti anni fa, prima della seconda guerra mondiale, un’occasione mi portò nell’Italia del Sud, giù dopo Salerno, e dopo la bellissima Paestum, e dove comincia il Cilento” ebbe a scrivere l’uomo di cultura piemontese, di origini pugliesi