La tata volante portata dal vento dell’est a salvare dei bambini. Questa è la descrizione perfetta del film di animazione creato dalla Walt Disney, “Mary Poppins”. Ma nessuno degli amanti della storia conosceva i vari procedimenti che hanno portato lo zio dei sogni dei bambini a creare il film e, tanto meno, la scrittrice Pamela Travers a convincersi a cedere i diritti del suo romanzo.
“Se pensa che Mary Poppins sarà piena di brillantini si sbaglia di grosso ”, questo è il pensiero ostinato della signora Travers nei confronti di Walt Disney. Accetta la sfida e raggiunge la California, rendendo però la vita di chiunque un inferno. Seduta in cattedra, passa in rassegna lo script e la sua infanzia, sublimata nei suoi romanzi. Una vita fanciullesca trascorsa in Australia con una madre fragile e un padre sognatore, costretto a lavorare in banca e deciso ad affogare poi la sua vita nell’alcol. Pamela inventa il personaggio di Mary Poppins per salvare il papà e i Mr Banks di tutto il mondo.
Un film che alterna momenti di collaborazione tra i due creatori, l’uno dell’animazione e l’altra di fogli stampati, e l’infanzia della scrittrice con flashback, romanzando così interamente la pellicola.
“Saving Mr Banks” ricorda la possibilità di aprirsi ad altri mondi, per scappare dalla realtà e poi magari ritornarci con maggiore consapevolezza. Interpretato senza sbavature e difetti visibili da Emma Thompson e Tom Hanks, interpretano perfettamente i personaggi ritornando al passato. Un passato che con un po’ di zucchero da ingerire e due penny da donare ha alleggerito problematiche che ancora oggi risiedono nella vita di molte famiglie.
Tra canzoni del celebre film degli anni 70’ e perfetta fotografia piena di colori onirici, il regista John Lee Hancock fa centro nel suo intento: portare sul grande schermo eventi reali di una tata che vola con un ombrello dal manico di pappagallo.