Eboli. Il Ministero dell’Interno – Piano di Azione Coesione (PAC) anziani – ha approvato il progetto riguardante il “Piano di intervento di servizi di cura agli anziani non autosufficienti” presentato dal Comune, capofila dell’ambito territoriale del Piano di Zona S3 ex S5, ed ha concesso il finanziamento pari a circa 600mila euro.
Con il primo riparto di risorse del Piano di azione coesione per i Servizi di Cura (PAC Cura) si dà, dunque, avvio all’attuazione del primo e principale obiettivo del Piano per gli anziani non autosufficienti nelle quattro Regioni interessate (Calabria, Campania, Puglia e Sicilia), attraverso l’ampliamento dell’offerta complessiva dei servizi domiciliari.
I Comuni dell’Ambito S3 ex S5, con questo piano di intervento, hanno inteso rafforzare i servizi di assistenza domiciliare rivolti alle persone anziane sia con propri fondi di compartecipazione, sia con i fondi del PAC.
Il progetto persegue l’ importante obiettivo di rafforzamento del sistema di presa in carico dell’anziano ed erogazione delle prestazioni, anche in un’ottica di integrazione socio-sanitaria.
I fondi del PAC consentono ai piani di zona di consolidare i servizi in un contesto regionale che vede l’indebolimento delle risorse da destinare agli ambiti per la programmazione dei servizi.
“Le risorse assegnate – spiega l’assessore alle Politiche Sociali Annarita Bruno – potranno favorire il mantenimento dei livelli di servizio già garantiti dal Piano di Zona che, pur avendo investito per fornire servizi per gli anziani negli anni passati, possono vedere tali risultati messi a rischio per la forte contrazione delle risorse della Regione Campania destinate alle politiche sociali. Noi ci siamo attivati in tal senso, perché riteniamo sia di fondamentale rilievo continuare a garantire e potenziare i servizi rivolti alle fasce più deboli della popolazione”.
“Un risultato importante – dichiara il Sindaco di Eboli Martino Melchionda. Il nostro programma è stato premiato ed abbiamo ottenuto un significativo finanziamento, grazie al quale potremo assicurare servizi di assistenza sociale sempre più qualificati ai cittadini, ed in particolare agli anziani non autosufficienti.
Con i fondi del PAC, abbiamo intercettato risorse con cui sopperire all’assenza delle Regione che ha letteralmente abbandonato i più deboli, con conseguenze drammatiche oltre che per le politiche sociali, anche per la sanità locale.
Con il PAC si potenzia, dunque, l’assistenza domiciliare, sia in termini di aumento delle ore di assistenza sia del numero di persone anziane che potranno beneficiare del servizio, e trova riscontro il nostro impegno a sostegno di chi vive situazioni di disagio”.