Fisciano. E’ lotta aperta contro la Gori, la società che gestisce il servizio idrico integrato in molti Comuni dell’area Sarnese – Vesuviana, compresa la Valle dell’Irno. Il Comune, che ha aderito alla protesta messa in atto dalla Rete dei Sindaci per l’Acqua Pubblica, nata l’8 luglio del 2013 a Roccapiemonte, domani mattina, alle ore 10,00, presso il Cinema Teatro Supercinema situato in corso Vittorio Emanuele, 97 a Castellammare di Stabia, parteciperà all’assemblea generale dei cittadini e dei comitati dell’Ato 3 Sarnese – Vesuviano nell’ambito dell’appuntamento intitolato “Via La Gori dai nostri Territori”.
A rappresentare il Comune irnino ci saranno il sindaco Tommaso Amabile e l’assessore al bilancio Franco Gioia. Nel corso del dibattito verranno affrontati i seguenti argomenti: tariffe alle stelle per sanare i debiti, pari al 13,5% per il solo 2013 , che hanno determinato l’aumento della tariffa base da 1,2600 euro a 1,42884 euro al metro cubo, con la previsione di ulteriori notevoli incrementi anche per gli anni a seguire posti in essere dal Commissario Straordinario di ATO3 e autorizzati dall’AEEG (Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas); spartizione partitica delle poltrone nel CDA della società GORI s.p.a., avvenuta senza alcuna consultazione delle amministrazioni locali dell’ambito territoriale Sarnese – Vesuviano; servizio inefficiente, assenza di investimenti, distacchi dell’acqua effettuati fuori da ogni norma di civiltà.
“I Comuni del Sarnese Vesuviano – si legge in un manifesto pubblico – aderiscano alla Rete dei Sindaci per l’Acqua Pubblica avviando immediatamente la liquidazione della Gori spa, per costruire una gestione pubblica trasparente, democratica e partecipata, nel rispetto del referendum del 2011”.
Tra l’altro, il Comune di Fisciano, d’intesa con gli altri enti che hanno formato il fronte comune per riappropriarsi del servizio idrico, ha emanato una delibera di giunta con la quale è stato affidato mandato al presidente pro tempore dell’associazione “Acqua Bene Comune”, Paolo Carsetti, che ha il compito di conferire l’incarico al prof. avv. Marcello Clarich per individuare un percorso giuridico fattibile di ripubblicizzazione del servizio idrico integrato, anche esplorando la strada della liquidazione della Gori e della revoca/risoluzione dell’affidamento in essere al fine di affidare la gestione del S.I.I., individuando i passaggi tecnico amministrativi che gli enti dovranno effettuare. Se l’esito su questi pareri legali dovesse risultare positivo e conveniente per gli enti aderenti a questa iniziativa, si potrà finalmente avviare la tanto attesa procedura che consentirà ai Comuni di svincolarsi dalla Gori per ottenere nuovamente la gestione del servizio idrico.