Francesco mantiene il suo primato come nome preferito per i neonati di sesso maschile, Sofia resta da tre anni quello maggiormente scelto per le femminucce. Lo rileva l’Istat nel suo rapporto annuale su natalità e fecondità. Subito dopo Francesco, i genitori italiani prediligono il nome Alessandro, seguito da Andrea e poi da Lorenzo.
Dopo Sofia, il nome preferito per le femmine è Giulia, seguito da Giorgia e poi da Martina ed Emma.
Nonostante ci siano circa 30mila nomi diversi per i maschietti e altrettanti per le femminucce, i primi 30 nomi in ordine di frequenza coprono complessivamente il 48% di tutti i nomi attribuiti ai bambini e il 41% di quelli delle bambine.
Nomi maschili: 1. Francesco; 2. Alessandro; 3. Andrea; 4.lorenzo; 5. Matteo; 6. Mattia; 7. Gabriele; 8. Leonardo; 9.riccardo; 10. Davide; 11. Tommaso; 12. Giuseppe; 13. Marco; 14.luca; 15. Federico; 16. Antonio; 17. Simone; 18. Samuele; 19.pietro; 20. Giovanni; 21. Filippo; 22. Alessio; 23. Edoardo; 24.diego; 25. Christian; 26. Nicolò; 27. Gabriel; 28. Emanuele; 29.cristian; 30. Michele.
Nomi femminili: 1. Sofia; 2. Giulia; 3. Giorgia; 4. Martina; 5.emma; 6. Aurora; 7. Sara; 8. Chiara; 9. Gaia; 10. Alice; 11. Anna; 12. Alessia; 13. Viola; 14. Noemi; 15. Greta; 16. Francesca; 17.ginevra; 18. Matilde; 19. Elisa; 20. Vittoria; 21. Giada; 22.beatrice; 23. Elena; 24. Rebecca; 25. Nicole; 26. Arianna; 27.melissa; 28. Ludovica; 29. Marta; 30. Angelica.
Francesco è particolarmente apprezzato al Sud, mentre Alessandro in alcune regioni del Nord, Lorenzo è primo nome in quattro regioni del Centro-Nord (Piemonte, Toscana, Umbria e Lazio) e Leonardo in Liguria e nella provincia di Trento.
Per quanto riguarda le bambine, Sofia è il nome più frequente in più della metà delle regioni italiane senza una particolare connotazione territoriale. Giulia mantiene il suo primato in altre cinque regioni.
Quanto ai genitori stranieri, le loro preferenze risentono della cittadinanza: la tendenza a scegliere per i propri figli un nome diffuso nel paese ospitante piuttosto che uno tradizionale è spiccata per la comunità cinese. I bambini cinesi iscritti in anagrafe per nascita si chiamano Matteo, Andrea, Alessandro, Angelo, ma anche Kevin, Alex; il nome più frequente scelto per le bambine è Sofia, seguito da Elena, Elisa e Emily. Un comportamento opposto si riscontra per i genitori del Marocco, dell’India, della Tunisia e delBangladesh, che raramente scelgono per i loro figli nomi non legati alle tradizioni del loro Paese d’origine. I genitori rumeni e albanesi, infine, prediligono tanto nomi molto diffusi in Italia quanto nomi più tipici della comunità di appartenenza.
L’istat conferma anche il continuo calo delle nascite: 534.186 nel 2012, oltre 12 mila in meno rispetto al 2011. Il dato conferma la tendenza alla diminuzione delle nascite avviatasi dal 2009: oltre 42 mila unità nati in meno in quattro anni. E il calo è da attribuirsi per lo più alla diminuzione dei nati da genitori entrambi italiani, quasi 54 mila in meno rispetto al 2008.
I nati da genitori entrambi stranieri, invece, sono ancora aumentati, anche se in misura più contenuta rispetto agli anni precedenti (2.800 nati in più negli ultimi tre anni) e ammontano a poco meno di 80 mila nel 2012 (il 15,0% del totale dei nati). Se a questi si sommano anche i nati da coppie miste si ottengono poco più di 107 mila nati da almeno un genitore straniero (il 20,1% del totale delle nascite).
Oltre il 7% dei nati nel 2012 ha una madre di almeno 40 anni, mentre la proporzione dei nati da madri di età inferiore a 25 anni si attesta all’11,1% del totale. La posticipazione della maternità è ancora più accentuata per le italiane: la proporzione di nascite da madri con meno di 25 anni e con più di 40 anni è analoga e si colloca sopra l’8%.
Sono 132 mila i nati da genitori non coniugati nel 2012, valore in leggera diminuzione rispetto all’anno precedente.
In lieve diminuzione la fecondità: nel 2012 il numero medio di figli per donna si attesta a 1,42 (1,29 figli per le cittadine italiane e 2,37 le straniere).