Angri. Ieri pomeriggio, al termine della partecipazione ad una trasmissione radiofonica, il sindaco Pasquale Mauri è stato aggredito da una concittadina. Il motivo dell’aggressione è riconducibile al distacco dell’acqua per morosità praticato dalla Gori nei confronti della signora.
“L’episodio – ha detto il sindaco – mi ha profondamente rammaricato, perché la violenza non è mai la strada giusta per risolvere i problemi. Non appena la signora mi ha avvicinato mi sono mostrato subito disponibile ad ascoltare il suo disagio e a capire quali azioni si potevano intraprendere per risolvere in qualche modo la sua situazione. Ma all’improvviso sono stato brutalmente e ingiustamente assalito”.
Le motivazioni della donna hanno spinto Mauri ad una riflessione sulle situazioni di disagio di alcuni cittadini.
“Mi rendo conto che il distacco dell’acqua sia una delle privazioni più pesanti che una persona possa subire e sono solidale nei confronti di quei concittadini che stanno soffrendo come questa donna. Ma ciò – sottolinea – non giustifica la violenza praticata nei miei confronti”.
Non manca il primo cittadino di fare il punto anche sui distacchi operati dalla Gori.
“In qualità di sindaco, insieme all’Amministrazione comunale, sto combattendo in prima linea affinché l’erogazione idrica venga ripristinata regolarmente alle famiglie interessate e l’acqua torni ad essere un bene pubblico. Non a caso domenica scorsa a Castellammare ho partecipato alla manifestazione organizzata dal Comitato per l’Acqua Pubblica e la Rete dei Sindaci contro la Gori”.
Massima determinazione nel denunciare la donna e condannare chi critica l’azione dell’amministrazione.
“Perseguirò legalmente questa concittadina a difesa del rispetto per le Istituzioni e per la carica che rivesto e perché fatti del genere non si verifichino più. Altresì condanno la campagna denigratoria condotta nei miei confronti da alcuni esponenti politici e da qualche scribacchino locale che marciano sui disagi della cittadinanza. Piuttosto che sparare a zero contro chi quotidianamente spende il proprio tempo per il bene della città si facciano promotori di iniziative e progetti seri e utili, sfruttando l’intelligenza ‘superiore’ di cui ritengono di essere dotati”.
Solidarietà da parte della maggioranza.
“Esprimiamo la nostra vicinanza al primo cittadino. Condanniamo questo deplorevole e gratuito atto di aggressione e il comportamento di quanti stanno contribuendo ad esacerbare un clima già esasperato dal momento di crisi locale e nazionale. Il Comune di Angri sta pagando lo scotto della decisione di privatizzare l’acqua, intrapresa da organi sovracomunali. Continueremo a sostenere il sindaco e a lavorare con impegno e serietà come fatto sin dal primo giorno di amministrazione”.