Salerno. Si sono conclusi i tre giorni di formazione “La presa in carico globale del bambino con disabilita neuropsicologiche: realtà e prospettive”, iniziativa promosso dall’Asl Salerno, in collaborazione con l’Amministrazione Provinciale e la Cattedra di Neuropsichiatria Infantile della Seconda Università di Napoli.
“Il progetto pilota della Provincia di Salerno sulla dislessia in età infantile – commenta il presidente Iannone – ha visto impegnata l’Amministrazione provinciale, in sinergia con le istituzioni campane, in strategie e soluzioni utili al superamento delle criticità rilevate nel territorio salernitano, con un’indagine a campione condotta nelle scuole primarie di tre Comuni, Angri, Agropoli e Cava de’ Tirreni, con l’obiettivo di identificare bambini con profilo linguistico a rischio di sviluppo atipico delle abilità di lettura”.
L’indagine a campione, attuata mediante la somministrazione di specifici test a 65 bambini di età compresa tra i 7 e gli 8 anni, frequentanti istituti scolastici di tre aree del territorio provinciale, ha visto, inoltre, partecipe come supervisore scientifico, il professor Antonio Pascotto, direttore della Scuola di Specializzazione in Neuropsichiatria Infantile della II Università degli Studi di Napoli.
“Dal tavolo interistituzionale di oggi- ha sottolineato l’assessore Amilcare Mancusi– è emersa la volontà di stipulare un protocollo d’intesa tra Provincia e Asl di Salerno, con il coinvolgimento dei Piani di Zona e delle scuole primarie del territorio, per la creazione di un centro per i disturbi dell’apprendimento, che possa essere un modello da sottoporre alla Regione Campania, come già avvenuto per il Registro Tumori”.
L’analisi dei risultati ottenuti dallo screening scolastico ha evidenziato che il 6 % dei bambini esaminati presenta una performance inferiore alla media nella lettura di parole e il 9% nella lettura di non parole, mentre nella lettura di brano per il 17% del campione si suggerisce un intervento immediato. Questo esperimento consente di avere migliori informazioni sulla prevalenza del fenomeno dislessia nella nostra provincia e di promuovere la sensibilizzazione ad una diagnosi precoce di questo disturbo, per fronteggiarlo più adeguatamente.