Ricomincia a crescere l’economia italiana. Secondo le stime del FMI(Fondo Monetario Europeo) contenute nel World Economic Outolook, documento anticipato dall’ANSA, è previsto un aumento del PIL pari allo 0,6% quest’anno e all’1,1% nel 2015. Sembrerebbe un buon risultato, se non altro perché l’Italia torna ad avere il segno più davanti alla percentuale del proprio PIL. Tuttavia, se paragonate le cifre a quelle della vicina Grecia, si noterà che ad Atene si registrerà una crescita del 2,9% nel prossimo anno.
Per il Fondo l’attività economica globale si è rafforzata e un ulteriore miglioramento è atteso nel 2014-2015, con l’impulso che viene principalmente dalle economie avanzate. Secondo l’organismo di Washington, il PIL mondiale salirà del 3,6% nel 2014 e del 3,9% nel 2015, ma ha avvertito che la ripresa resta fragile e indicato la deflazione, tra i principali rischi, in particolare in Europa.
Secondo l’agenzia guidata da Christine Lagarde potrebbero essere proposte ulteriori misure per far ripartire l’offerta di credito in Italia, oltre che in altri Paesi dell’Eurozona come Francia, Irlanda e Spagna; alcune misure, come aggiustare i bilanci delle banche più forti e ricapitalizzare quelle più deboli, potrebbero far aumentare il PIL del 2% o oltre. Misure queste difficili ma che, se messe in campo, potrebbero ridare fiducia ai mercati e far ripartire il credito.
Sul fronte disoccupazione, l’Italia vedrà un 12,4% nel 2014 e un 11,9% nel 2015.