Salerno. Ha avuto luogo questa mattina nella sede di Confindustria un incontro tra la comunità portuale salernitana e i rappresentanti Istituzionali della provincia.
Durante l’iniziativa è stato illustrato il documento inviato al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Maurizio Lupi in relazione alla recente proposta di Riforma della portualità.
L’abolizione dell’Autorità Portuale di Salerno, infatti, con l’accorpamento del Porto all’Autorità Portuale di Napoli, metterebbe in discussione un intero sistema che rappresenta, di fatto, un’importante e fondamentale risorsa per la nostra provincia.
L’ipotesi di riforma, che coinvolge in maniera più diretta e immediata il Cluster portuale si riflette inevitabilmente, su tutto l’apparato produttivo, non solo provinciale, in quanto il Porto di Salerno è al servizio di un’area molto più vasta della Campania.
Il sistema confindustriale segue con attenzione l’ipotesi di riforma dei Porti ed ha già espresso le proprie perplessità rispetto ad un nuovo assetto che , anche al Nord, prevede criteri di accorpamento che non rispondono ad una ratio di funzionalità. Allo stesso modo, la naturale propensione delle imprese salernitane all’export, l’allargamento dei mercati e le politiche di sostenibilità rivolte a un riequilibrio modale sono fattori ineludibili che necessitano di un ottimo funzionamento dello scalo salernitano.
“Auspichiamo – dichiara il Presidente di Confindustria Salerno Mauro Maccauro – una Riforma che si basi su un sistema di premialità che valorizzi le performances di funzionamento degli scali, le best practices già esistenti e tenga conto delle singole peculiarità dei territori. Ed esprimiamo tutta la nostra preoccupazione rispetto all’eventuale ridimensionamento del peso della componente privata a vantaggio dei soggetti pubblici nella gestione della governance portuale. Per tali ragioni riteniamo importante mettere in campo un’azione sinergica tra gli operatori economici e le Istituzioni al fine di scongiurare iniziative che mettano ulteriormente a rischio la nostra economia, già pesantemente colpita dalla crisi”.
A fare eco alle parole di Maccauro arrivano quelle del presidente di Assotutela Agostino Gallozzi. “I numeri parlano chiaro per il porto di Salerno che si conferma il più consistente sistema-impresa della provincia, anche per numero di occupati, e si caratterizza per due importanti indici di eccellenza: il primo riguarda le quantità di merci movimentate per metro quadro, per il quale è tra primi in Italia e tra i primi in Europa; il secondo è relativo all’efficienza nella realizzazione delle opere pubbliche: 200 milioni di euro impegnati in pochi anni per la realizzazione d’infrastrutture oggi già agibili, ai quali vanno aggiunti altri 75 mln di euro per la realizzazione del Grande Progetto, che ha conseguito anche il via libera dalla Unione Europea per l’utilizzo dei fondi già disponibili. Per tali ragioni la comunità portuale salernitana si oppone fermamente ad una riforma che preveda l’abolizione dell’Autorità portuale di Salerno e l’accorpamento all’Autority di Napoli”.