Corruzione, inefficienza e sprechi. Sono tre i fardelli che appesantiscono il sistema sanitario italiano, privandolo di risorse fondamentali. Insieme “costano” ben 23,6 miliardi di euro l’anno, secondo uno studio inserito nel Libro bianco dell’Ispe, l’Istituto per la promozione sull’etica in sanità e pubblicato su Repubblica.it.
Per quanto riguarda la mala amministrazione, è stato fatto l’esempio della Asl di Salerno, arrivata a perdere per anni 500 euro al minuto, cioè oltre 700mila euro al giorno.
“Come è stato possibile – si chiedono gli esperti – che per anni nel caso salernitano nessuno sia intervenuto per chiudere i rubinetti? Anche perché, poi, si è dimostrato, e lo dimostra l’attuale risultato ottenuto dal direttore generale che ha proseguito l’opera di infrastrutturazione gestionale avviata, i soldi bastavano e avanzavano, tanto da pagare in anticipo le fatture, anche quelle non scadute, dei propri fornitori colpiti dal sisma in Emilia Romagna o avviando i weekend operatori per ridurre le liste di attesa”.