google-logoUn durissimo attacco a Google e alle autorità europee: “Mountain view cerca di imporre un modello di business che in ambienti meno onorevoli verrebbe chiamato estorsione“. A parlare, in un botta e risposta tra Berlino e Mountain view, è l’amministratore delegato di uno dei più importanti gruppi editoriali tedeschi, Axel Springer. Che ammette come “Google faccia paura”.

L’accusa di Mathias Döpfner arriva una settimana dopo che Eric E. Schmidt, presidente di Google, ha ammonito l’Europa, difendendo lo spirito innovatore delle pratiche di Google e ha attaccato i poteri regolatori troppo alti in alcuni posti, che “rischiano di creare il deserto in Europa” e mettere a rischio il suo benessere.

Non si tratta solo di uno scontro tra poteri economici, ma di una profonda divisione sul futuro di internet. “Abbiamo paura di Google”, scrive in una lettera Döpfner: “Devo dirlo chiaramente e onestamente visto che raramente i miei colleghi lo fanno pubblicamente. E dobbiamo dirlo chiaramente. La discussione sul potere di Google non è una teoria della cospirazione”, sottolineando come Springer sia ormai un grande giocatore nel mondo digitale, ottenendo dal web al 62%. 

“Il controllo di Google su così tanti dati lo rende l’equivalente di quello che erano una volta le Poste tedesche o Deutsche Telekom per le chiamate, e questo fa sì che sia necessario che il gigante Usa sia trasparente e giusto”, scrive ancora l’ad. E conclude: “Quello che cerca Google con l’Ue non è un compromesso, è quello che in altri ambiente si chiamerebbe estorsione”.