Napoli e la Campania guidano la graduatoria nazionale per incremento di imprese con il titolare straniero. È un vero e proprio boom sintetizzato dal tasso di crescita del 2013 che in Campania è pari al 9,1%; la media italiana è del 4,8%. Sopra la media nazionale anche le province di Salerno (6,8%) e Caserta (6,1%). Al di sotto, invece, Benevento (2,6%) ed Avellino (0,90%).
I dati – evidenziati dal Centro Studi Ance Salerno – sono contenuti nel report Unioncamere. I saldi, in termini assoluti, segnalano un incremento di 1.593 imprese straniere in provincia di Napoli, 407 in provincia di Salerno, 449 in provincia di Caserta, 36 in provincia di Benevento e 21 in provincia di Avellino. In termini complessivi in Campania sono registrate nel circuito degli enti camerali 29.912 aziende a guida straniera (+2.506 nel 2013) che pesano per il 5,3% sul totale dello stock complessivo al 31 dicembre 2013.
“I dati di Unioncamere – evidenzia il presidente di Ance Salerno Antonio Lombardi – richiamano l’attenzione prima di tutto su una chiara dinamica in crescita di integrazione sociale che non può che essere valutata in maniera positiva da tutti i punti di vista. Sotto il profilo più strettamente correlato all’analisi del quadro economico – continua Lombardi – è indiscutibile l’apporto non secondario della forza/lavoro straniera alla formazione del valore aggiunto nazionale e regionale. Si tratta, quindi, di creare le condizioni più consone per favorire ancora di più l’ingresso nei circuiti “visibili” delle iniziative imprenditoriali e, naturalmente, dei lavoratori stranieri che stanno dando una consistente mano allo sviluppo dei nostri territori. Proprio a loro tutela vanno combattute ancora con più determinazione tutte le zone grigie, quelle nelle quali si annidano e prosperano i fenomeni di illegalità, che di fatto depotenziano le energie positive. Da questo punto di vista – conclude il presidente Lombardi – come ha suggerito Unioncamere, può essere certamente utile impiegare la tecnologia, incrociando le banche dati e verificando che le aziende registrate siano effettivamente in regola ed attive come dichiarato”.
Se si restringe il campo dell’analisi alle imprese guidate da stranieri extra Ue, le percentuali aumentano ancora. In questo caso la Campania è la prima regione d’Italia per tasso di crescita con il +10,4% (media Italia: 5,72%). Crescono anche i trend nelle singole province: Napoli, 16,6%, Salerno, 8,2%, Caserta, 6,6%, Benevento, 2,8%, Avellino, 1,7%. In questo caso il saldo positivo è pari – a livello regionale – a 2.429 aziende in più (su uno stock complessivo di 25.569 imprese a guida straniera).
Particolarmente significativo il dato inerente la provincia di Napoli: il tasso di crescita delle imprese straniere (15,2%) è il più alto a livello nazionale, con un saldo positivo pari a 1.593 imprese ed uno stock complessivo di 12.031 unità (il 4,4% del totale imprese). Per quanto concerne le altre province, si segnalano Salerno (tasso di crescita pari al 6,8%, +407 per uno stock complessivo di 6.324 unità, 5,2% del totale imprese) e Caserta (tasso di crescita pari al 6,1%, +449 per uno stock complessivo di 7.772 unità, 8,6% del totale imprese), mentre meno significativi risultano i numeri provenienti dalle province di Benevento (tasso di crescita del 2,6%) ed Avellino (tasso di crescita dello 0,9%).
La Campania presenta anche il maggior tasso di crescita nazionale di imprese di stranieri extra Ue (+10,4%), con un saldo nati/mortalità che nel 2013 è stato pari a +2.429 imprese. Si tratta di numeri notevolmente superiori al tasso di crescita medio nazionale che nel 2013 è stato del 5,72%. Anche in questo caso, tra le province campane, spicca il dato relativo alla provincia di Napoli, dove tale tasso di crescita è stato del 16,67% (+1551 imprese), il più alto a livello nazionale. Importante anche la crescita in provincia di Salerno (+8,27%; +388 imprese) e Caserta (+6,64%; +432 imprese), mentre più modesto risulta l’incremento nelle province di Benevento (+2,88%; +28 imprese) ed Avellino (+1,75%; +30 imprese).