patriciello-aldoGiugliano. “Una serata entusiasmante, che fa bene al cuore. La dimostrazione che c’è ancora tanta gente che vuole partecipare, che vuole dire la propria, che non vuole restare alla finestra”.

Così Aldo Patriciello, eurodeputato di Forza Italia e candidato alle europee del prossimo 25 maggio, a margine della convention che si è tenuta presso il ristorante Torre Carinati a Giugliano in Campania.

“Qui mi sento a casa mia, tra amici – ha detto Patriciello agli amministratori e simpatizzanti che hanno partecipato all’incontro- Ai miei amici posso chiedere di coinvolgere i loro amici per diventare sempre più numerosi e sempre più convinti in questa avventura elettorale. Le elezioni europee sono un appuntamento fondamentale, perché fondamentale è oggi l’Europa. Se consideriamo che in Campania con la nuova programmazione, arriveranno oltre 21 miliardi di euro nei prossimi sette anni,   stanziati dall’UE nell’ambito della politica di coesione, possiamo toccare con mano l’importanza di  Bruxelles. L’Unione Europea- ha aggiunto- ha destinato e continuerà a destinare in futuro ingenti risorse per accorciare il più possibile il divario economico tra il Mezzogiorno ed il resto del Paese e per fermare un calo demografico, che nell’ultimo decennio, ha portato 500 mila meridionali a lasciare il Sud”.

I fondi della prossima programmazione previsti dall’ Europa rappresentano quindi un’occasione da cogliere al meglio, attenti a non disperdere le risorse in mille rivoli ed a puntare dritti all’occupazione, priorità tra le priorità. Per questo al di là degli altri partiti, piccoli o grandi che siano, ciò che dobbiamo battere alle prossime elezioni è l’astensionismo, che oggi riguarda circa il 50% degli aventi diritto al voto.

“Nella telefonata che ho ricevuto qualche giorno fa a Battipaglia – continua Patriciello – il presidente Berlusconi ha illustrato pubblicamente la sua strategia per convincere la gente a recarsi alle urne. I missionari della libertà sono nostri elettori convinti che raggiungeranno personalmente i circa 24 milioni che oggi si rifiutano di andare a votare. Accanto ai missionari, le sentinelle del voto, circa 12 mila, formate via internet, che per due giorni e mezzo saranno nei seggi per impedire che a F.I. vengano tolti voti validi, com’è accaduto per il passato”.