SITA SUDGiornata decisiva per la Sita Sud. L’azienda in Regione Campania spera di trovare un accordo sul passato e sul futuro dopo le minacce di ‘addio alla Campania’ e dei licenziamenti sfociate nel blocco del servizio la scorsa settimana.

Ferma la posizione del direttore della società, Simone Spinosa: “Senza una vera intesa siamo intenzionati ad abbandonare la Campania. Vogliamo essere rispettati e parlare chiaro. Gli obblighi di servizio? Non sono un problema. Siamo pronti a ricorrere alla Corte di giustizia dell’Unione Europea”.

Oggi alle 18.00, insieme all’amministratore delegato dell’azienda Giuseppe Vinella affronterà il summit in Regione Campania a Napoli, con i sindacati di categoria delle sigle di Cgil, Cisl, Uil, Ugl e Faisa Cisal e l’assessore regionale ai Trasporti, Sergio Vetrella.

“Se questo è un affare perché nessuno si fa avanti al posto nostro? – continua Spinosa –  Noi qui non chiediamo niente di più di quello che ci spetta di diritto. Dalla Regione Campania vantiamo un credito che si aggira intorno agli otto milioni di euro. Per loro la cifra è sicuramente inferiore, ma aspetto di vedere i conteggi fatti dai funzionari dell’assessore regionale Vetrella”.

Sul futuro nessun compromesso: “A queste condizioni – conclude – restare in Campania risulta davvero impossibile per la nostra azienda: non ci conviene rimanere, noi andremo via il prossimo primo agosto e non vogliamo nulla da nessuno. Se ci sono dei sacrifici da fare dovranno farli tutti: l’azienda, la Regione Campania e i lavoratori. Se ci sono dei tagli sui chilometri è inevitabile che ci sarà una procedura di mobilità per il personale in esubero. Io credo che sia davvero normale. Perché a queste condizioni, lo ripeto, non si può davvero andare avanti”.