Quanto può essere lunga una settimana, un´ora, un minuto al di la delle leggi naturali che regolano lo scorrimento del tempo, lo stabilisce la percezione di ognuno al grande evento. Il grande evento e´ Agropoli – Battipagliese, due squadre gemelle sotto molti aspetti: potenzialità, moduli, caratteri degli allenatori, vicinanza territoriale e…piazzamento play off.
La partita è alle 17.00 come a voler prolungare lo spasmo dell´attesa, quei minuti che non passano mai. Che caldo…La battaglia vinta con l´ausilio di tutte le componenti, ci saranno i tifosi della Battipagliese, come volere comune, servizio d´ordine imponente, sopralluoghi continui, direttive, ancora attesa e che caldo…Il palcoscenico è quello da…vestito buono, quello della domenica, quello che ti conservi gelosamente sotto naftalina e te lo riguardi, ma non troppo, per non sciuparlo. Immagini un po´ retrò, ma l´idea è quella. Tante cose devono andare al posto giusto: l´afflusso dei tifosi, l´organizzazione, le relazioni con forze dell´ordine e questori e commissari in ordine sparso.
Manca qualcosa? Ah si, giusto, c´è un destino da giocarsi a pallone, quasi dimenticavo. Man mano che i minuti passano il…puzzle del Guariglia si va componendo, ed è pieno di colori e di entusiasmo. C´è la rivincita del campionato, stavolta ad armi pari e a…tifosi pari perché è giusto così…ma che caldo. Il salotto a sfondo verde prato fa accomodare i suoi ospiti e ce ne sono tanti. Il presidente dell´Avellino Walter Taccone, il direttore De Vito, l´allenatore dell´Akragas Rigoli, l´ex Tudisco e tanti altri che vogliono godersi lo spettacolo. C´è invidia per la loro…tranquillità, quella che non può avere chi sta dentro, chi si gioca un biglietto aereo per la Sicilia, ma tant´è.
Lo stadio è spettacolare, tifosi che inneggiano da una parte e dall´altra, si leggono le formazioni, l´adrenalina sale, la musica spara e crea entusiasmo. Si parte…e fa caldo…Cinque mesi di certezze sfilano via, mister Pirozzi è costretto a modificare uomini e assetti per talune assenze nella partita più importante dell´anno. Manuel Panini, la statua al centro della difesa, agisce sull´out destro per l´assenza di Amendola, Staiano a presidiare l´altro lato, Nino Guarro e Scognamiglio a fungere da baluardi centrali, Capozzoli buttato nella mischia a scapito di Arcangelo Ragosta, uno dei più in forma: la legge degli under così vuole, e così sia.
I primi minuti, come da prassi, sono di studio, c´è il tarlo del doppio risultato per l´Agropoli, il tutto per tutto per la Battipagliese che gioca per vincere non avendo alternative. C´è Manzo, c´è Gatta, Olcese in panca non al meglio e pronto a piazzare la zampata. 20 minuti e l´Agropoli si fa sorprendere in difesa, Manzo e Carezza hanno il tempo di guardarsi negli occhi, quella palla partita dai piedi dell´attaccante zebrato cristallizza i battiti cardiaci, è lenta e muore tra le braccia dell´estremo difensore dell´Agropoli. Quando un giocatore come Manzo, professione fuoriclasse, sbaglia così hai la percezione dell´importanza della gara. Si soffre, si sapeva. Quando Alleruzzo bissa l´occasione sciupata il caldo diventa insopportabile, le maniche si arrotolano, il defibrillatore come amico fraterno. Si va avanti…l´Agropoli ha un sussulto con D´Avanzo, ma l´equilibrio, la tensione sono compagne di viaggio, i due allenatori sono furie in panca, belve ingabbiate, vorrebbero giocare loro, spingono i loro soldati allo sforzo estremo foss´anche per conquistare un fallo laterale e nulla più.
Il primo tempo finisce 0 a 0 è rimane ancora tutto in gioco. Nel frattempo entra Olcese e si capisce perché il suo allenatore ne rimpiangesse la forma perduta causa pubalgia. Inizia il secondo tempo, Olcese si invola a tu per tu con Carezza, cade, il tempo si ferma, 3000 occhi guardano l´arbitro…ma che fa, fischia? si fischia, è rigore…segnare e sognare, cambia una vocale, ma significa la stessa cosa. Olcese segna, l´incubo si materializza…e adesso? Adesso bisogna pareggiare. Non si ragiona, mister Pirozzi cambia subito, fuori Platone, dentro Ragosta è schieramento a trazione anteriore: tre esterni d´attacco più Tarallo: ora o mai più. Prima palla toccata e ragosta fa capire che la partita la vuole spaccare in due, è solo calcio d´angolo ma…Seconda palla, lanci di Giraldi, Barbato sbaglia l´intervento, Arcangelo si invola, è solo, la mette in mezzo…la palla attraversa l´area…ballonzola in maniera irregolare, D´Avanzo è solo…ecco, mo la butta alle stelle, capita, ma non ieri, il piede è educato, la calma olimpica, il piatto ad accompagnare in rete l´uno a uno, esplode il Guariglia, si alza il vento, ma sono i…sospiri di sollievo dei tifosi. Ci siamo ancora…la Battipalgiese è una brutta bestia e ci crede ancora di più, Olcese non è una spina nel fianco, ma in tutto il corpo, duella con Scognamiglio e con Guarro, è un cobra o, come lo hanno soprannominato…” La Tota” l´assassino.
E´ il tredicesimo, Arcangelo è un…diavolo, corre sull´out, corre al centro, dribbla di forza e di tecnica, fa superiorità in tutte le zone del campo e in una di queste azioni ne scarta due, la da a Tarallo, caspita è troppo lontano dalla porta ma dall´ombra una maglia azzurra sfreccia…ma chi è? Staiano? Tarallo lo riconosce prima di noi, lo serve nello spazio…mettila Davide, qualcuno in mezzo ci sarà…ma Davide vuole battere Golia, la mette si, ma dentro la porta, l´Agropoli è in paradiso con un gol di Staiano, il giocatore più silenzioso, quello che è migliorato di più nei cinque mesi di Pirozzi.
E´ una favola e Davide non ci crede sommerso dall´abbraccio dei compagni, mani nei capelli, voce che ci saluta, il sapore del cannolo Siciliano si fa largo nella percezione della vittoria, del sogno di chi…segna, nel cuore di Davide Staiano, quello umile, quello che lavora in silenzio e poi gioca e segna il gol del sorpasso nella partita più importante.
Manca ancora tanto, se la Battipagliese segna si va all´over time ma si capisce che non sarà così, nonostante Olcese, l´ultimo ad arrendersi. Entra Landolfi, Panini torna a casa sua, al centro, Guarro a sinistra, Giraldi morde tutte le caviglie che si trova davanti, D´Avanzo esce stremato, Capozzoli comincia a fare il fuoriclasse e da respiro alla manovra. Quattro minuti di recupero, passano, l´Agropoli è in finale play off. Le lacrime del Presidente ti danno il senso dell´annata, la grinta del mister ad organizzare l´allenamento di oggi. Si gioisce poco, c´è ancora da lavorare…si sente il rullo dell´aereo…pronti al decollo? Si, sono pronti, ci aspetta la Sicilia, la valle dei templi, l´Esseneto, la Gloria, la finale dei play off. E se la sono meritata, tutti.