Addio a Massimo Vignelli. Uno dei nomi che hanno fatto grande il design italiano, era malato da tempo.
Nato a Milano nel 1931, si era trasferito con la moglie Lella a New York negli anni ’60. Tra i suoi progetti più importanti l’identità visiva di American Airlines, quella di Benetton e quella di Ford e anche l’intero sistema di segnaletica della metropolitana di New York. All’inizio degli anni Settanta, Vignelli progettò anche una mappa della metropolitana di New York e nel 1988 l’immagine del Tg2 della Rai, trasformandolo nel primo telegiornale senza mezzi busti.
Dopo aver ricevuto nel 2000 la laurea honoris causa dall’Art center college of design di Pasadena (California) e nel 2002 dal Rochester institute of technology di New York, aveva istituito il Vignelli Center for Design Studies che, oltre a raccogliere l’archivio completo di più di cinquant’anni di carriera, è uno spazio dedicato alla didattica e all’organizzazione di workshop internazionali tenuti dallo stesso Vignelli. Il motto di Vignelli era design is one con l’obiettivo di arrivare, nella scelta della tipografia e dei colori e nella composizione degli elementi grafici, a una messa in pagina priva di elementi superflui.
Nel 2011 per volontà del sindaco di Salerno Vincenzo De Luca disegnò il tanto contestato logo dell’amministrazione di Salerno. Di qui il messaggio di cordoglio del primo cittadino: “Ho appreso con profondo dolore della morte a New York di Massimo Vignelli, uno dei massimi esponenti del design e dell’architettura mondiale, un grande italiano. Mi stringo alla cara signora Lella ed ai figli in questo momento. E’ stato un onore per me e per la nostra città aver potuto godere della sua amicizia e della sua opera creativa. E’ stato un gesto di amore per l’Italia la sua decisione di collaborare con la nostra amministrazione qualche anno fa. Rimane per me indimenticabile l’immagine di grande umanità, di eleganza, di sobrietà personale che lo caratterizzava. Scompare con Massimo Vignelli un grande maestro di cultura e di vita”.