I giorni passano e la paura di rimanere senza lavoro aumenta. Ma una soluzione definitiva per i lavoratori forestali della provincia di Salerno (e non solo) non è stata ancora trovata.
A denunciarlo è ancora una volta la Cgil con il suo segretario regionale Franco Tavella, che lancia l’allarme: “C’è un valzer insopportabile ed un rimpallo di responsabilità che si giocano sulle spalle dei lavoratori. I forestali, ormai, sono da 15-16 mesi senza stipendio e l’esasperazione rischia di sfociare in nuovi gesti eclatanti con la protesta che potrebbe diventare incontrollabile”.
Il segretario poi incalza: “Attendiamo da anni – rincara Tavella – una visione organica sulla forestazione che la Regione non ha mai approntato: basterebbe iniziare con una mappa che espliciti le criticità ed i ritardi nelle rendicontazioni. Se ne individuino le cause e vengano rimossi quei funzionari pigri della Comunità Montane. Con la nomina dei commissari ad acta si potrebbe sbloccare subito la situazione, prima che la rabbia e la disperazione sfocino nuovamente in gesti drammatici ed eclatanti verso i quali la Regione Campania avrebbe grandi responsabilità. In vista della stagione estiva il lavoro degli operatori idraulico forestali si rivela prezioso per la difesa e la salvaguardia del nostro territorio”.
E aggiunge: “Attendiamo da anni una riforma in tal senso che tarda ad arrivare. La forestazione ha bisogno di fondi ordinari perché solo questi possono garantire una programmazione seria e puntuale. Invece, attualmente, ci si basa sull’accesso ai Fondi Europei che, per definizione, devono garantire e coprire la straordinarietà e l’emergenza e pertanto dovrebbero essere occasionali. Naturalmente, i salari dei lavoratori non possono essere legati né alla occasionalità né alla straordinarietà”.
Di qui l’appello di Tavella a Stefano Caldoro: “Il Presidente della Regione assuma, come più volte da noi richiesto, la responsabilità della vertenza prima che la situazione diventi incontrollabile”.