PORTUENSE, VIVEVA IN APPARTAMENTO TRA RIFIUTI E SPORCIZIA - FOTO 1Sarno. È morta nel letto dell’ospedale dopo aver trascorso chissà quanto tempo sepolta dalla spazzatura. Non ce l’ha fatta Michela Odierna, la nonnina ritrovata un mese fa sotto un cumulo di immondizia all’interno della sua casa.

È morta la scorsa notte per sopravvenute complicanze dovute, probabilmente, anche alle gravi infezioni delle ferite e le piaghe che aveva su tutto il corpo. La donna, 83 anni, era ricoverata presso il ‘Martiri del Villa Malta’ di Sarno dallo scorso 4 maggio.

Medici e paramedici non l’hanno lasciata un attimo, garantendole cure e sostegno morale, come in quel pomeriggio di un mese fa quando arrivò al pronto soccorso nuda, con piaghe infettate ed addosso escrementi umani ed animali.
La vecchietta fu salvata in extremis, soccorsa dal 118 e dai vigili del fuoco che la ritrovarono sotto un cumulo di oltre un metro di spazzatura all’interno di un vecchio rudere in via Provinciale Amendola dove abitava da sola. Nascosta tra rifiuti di ogni tipo con intorno topi ed insetti.

La nonnina era arrivata all’ospedale scheletrica e disidratata, con piaghe su tutto il corpo, pus misto a sangue sulle ginocchia e sulla schiena. A far scattare l’allarme il fatto che la donna non ritirasse da almeno tre giorni il cibo che un familiare le metteva fuori la porta. I caschi rossi avevano dovuto forzare la porta ritrovandosi davanti agli occhi una scena raccapricciante. Sul caso indagano gli uomini del locale commissariato di polizia retto dal vice questore aggiunto Giuseppina Sessa che il giorno stesso posero i sigilli al casolare.

Sotto sequestro la casa lager e sulla vicenda che ha scosso la città anche la polizia scientifica che aveva fin da subito schedato le foto del posto e delle ferite sul corpo della donna. Non è sposata, senza figli, ma con nove nipoti che rischiano di dover rispondere di abbandono di persona incapace.