Si è svolto questa mattina il sit in dei sindaci della Provincia di Salerno presso la Direzione Generale dell’Asl per protestare contro la gestione, a loro modo di vedere, scellerata della sanità locale.
Presenti i primi cittadini ed i rappresentanti dei comuni di Eboli, Scafati, Montecorvino Pugliano, Sala Consilina, San Marzano sul Sarno, Baronissi, Gioi, Ceraso, Colliano, Pagani, Campagna, Vibonati, Sarno, San Valentino e Sapri. Presenti anche i consiglieri Regionali Monica Paolino e Donato Pica, la CGIL, il presidente della comunità montana “Vallo della Lucania” Carmine Laurito ed una delegazione del comitato spontaneo delle mamme di Eboli. Impossibile l’accesso ai piani alti della Direzione Generale dell’Asl; ai sindaci, difatti, non è stato permesso di accedervi, senza considerare il fatto che il Direttore Generale Antonio Squillante non era neppure presente nei suoi uffici, ben sapendo dell’iniziativa dei sindaci di questa mattina.
“Ora ci rivolgiamo direttamente al Presidente della Giunta Regionale Stefano Caldoro e alla sua struttura tecnico commissariale. Caldoro deve mantenere l’impegno assunto, da lui pretendiamo l’immediata convocazione del promesso, ed ancora non avuto, tavolo tecnico. Occorre ridisegnare la sanità in questa provincia, pensando alla tutela della salute dei cittadini” dice il sindaco di Eboli Martino Malchionda. “Piuttosto che riorganizzare l’elezione, si colpiscono i servizi essenziali, si colpisce la rianimazione, le cardiologie, l’utic; è per questo che tanti sindaci combattono la propria battaglia insieme: perché è a rischio la salute delle persone di questa provincia”.
Esprime solidarietà ai sindaci presenti alla manifestazione il primo cittadino di Agropoli Franco Alfieri, “Siamo stati, purtroppo, facili profeti quando denunciavamo che con la chiusura dell’Ospedale di Agropoli iniziava lo smantellamento dell’assistenza sanitaria in provincia di Salerno“, che prosegue “siamo solidali con i Sindaci che oggi, forse tardivamente, protestano davanti alla sede dell’Asl Salerno, ma avendo sperimentando sulla nostra pelle questo calvario a causa dell’inaffidabilità del trio Caldoro-Morlacco-Squillante riteniamo che l’unica via d’uscita sarà il voto per le prossime regionali, quando i cittadini potranno mandare a casa i responsabili dello sfascio della sanità”.