Sono sbarcati intorno alle 10 e 30 i 1.044 migranti al porto di Salerno. Si tratta del quinto caso dall’inizio dell’estate. A bordo della nave “Fasan” della Marina Militare ci sono migranti provenienti per la maggior parte da Siria e Palestina, recuperati nel canale di Sicilia, tra cui un centinaio di minorenni e due donne in gravidanza. Dai primi controlli a bordo della nave risulta che non dovrebbero esserci emergenze sanitarie. La polizia avrebbe già individuato due scafisiti, che sono stati portati in caserma per l’identificazione.
L’unità di crisi della Prefettura ha stabilito il piano di accoglienza e di smistamento al momento dell’approdo, in accordo con il Ministero dell’Interno.
In Campania resteranno solo 140 immigrati, di cui 35 nel salernitano. I restanti verranno trasferiti a bordo di diversi pullman in Liguria, Lombardia, Toscana, Umbria, Veneto, Basilicata, Friuli, Abruzzo e Lazio.
“La mia posizione sulla questione dei migranti è di grande ragionevolezza e sincerità” ha detto il sindaco De Luca “quando le persone fuggono dalle guerre e dalle violenze, abbiamo il dovere elementare della solidarietà e dell’accoglienza. Esiste però un punto limite oltre il quale non saremo più in grado – per ragioni oggettive – di aiutare nessuno: i centri di accoglienza sono saturi e non c’è più neanche un euro per pagare il personale impegnato in queste strutture. Abbiamo segnalato al Ministero dell’Interno la nostra impossibilità a dare ulteriori contributi: non è più tollerabile che il Ministero scarichi un problema di tali dimensioni sui comuni e sugli enti locali, quando si tratta di una responsabilità diretta del Governo. La mia idea è che avremmo dovuto lavorare per creare strutture di accoglienza nel Nord Africa gestite e protette dalle Nazioni Unite: sarebbe un modo più civile e più serio per dare una mano a queste persone”.