Doveva essere una riunione aperta a tutte le parti in causa, quella convocata dal Soprintendente Gennaro Miccio, ma il Comune di Salerno ha preferito disertare l’incontro della mattinata e andare a colloquio privato nel pomeriggio.
Si sono avute, dunque, due riunioni; la prima in mattinata con gli ambientalisti di Italia Nostra e della Crescent srl, e la seconda nel pomeriggio, della durata di circa 4 ore, con i tecnici del Comune.
L’incontro è stato voluto dal soprintendente per avere tutte le informazioni necessarie in vista della decisione definitiva sulla questione, spinosa, del Crescent. Ancora nessuna rivelazione su quanto avvenuto durante i colloqui. A fine incontro Italia Nostra ha convocato una conferenza stampa durante la quale l’avvocato Oreste Agosto ha dichiarato: “La soprintendenza convocando il tavolo ha già fatto un atto contrario alle procedure“, mentre la presidente Lella Di Leo ha detto che “Il Comune irrispettoso verso le parti“. La società di Eugenio Rainone, invece, sarebbe pronta a chiede un risarcimento record di 50 milioni di euro a Comune e Soprintendenza.
In serata è arrivata la nota della Soprintendenza che sintetizzando quanto accaduto nel corso della giornata, ha specificato che “Il Soprintendente si è riservato un ragionevole lasso di tempo per l’emissione del parere conclusivo, tenuto conto anche della necessità di ricevere ed esaminare la memoria preannunciata da parte di Italia Nostra“.