Salerno. Le celebrazioni di San Matteo entrano nel vivo. Stamattina il pontificale dell’arcivescovo Moretti, in una cattedrale gremita di fedeli, è stato scandito dall’invito all’unione nelle relazioni con gli altri. Un chiaro richiamo alla polemica di questi giorni con il sindaco Vincenzo De Luca sull’organizzazione della manifestazione.
Più volte Moretti ha fatto riferimento alle divisioni presenti nella società civile citando ad esempio la torre di babele come inizio di una dispersione nata dalla superbia dell’uomo che vuole sostituirsi a dio.
Il primo cittadino è stato al centro di una diatriba anche questa mattina, quando ha scoperto che il parroco della cattedrale, don Antonio Quaranta, non aveva riservato un posto tra i banchi per lui.
Alcuni malumori ha suscitato anche la decisione di allestire le statue dei santi direttamente nell’atrio, per cui non potranno uscire direttamente dal Duomo. Una scelta di cui evidentemente non si era parlato nelle riunioni precedenti e che ha indispettito i capiparanza. Tra le ipotesi al vaglio, l’idea di far uscire i santi con un quarto d’ora di ritardo rispetto alla processione per dimostrare il proprio disappunto con le decisione della Curia.