Salerno. Un rivoluzione destinata a riformare completamente la giustizia salernitana, quella avanzata dall’Anm Distretto di Salerno. I magistrati invitano i presidenti dei tribunali a “individuare criteri di priorità nel trattare e fissare processi favorendo quelli, per esempio, con imputati detenuti, stalking e violenza sessuale per i quali vi è il rischio prescrizione con una sentenza di primo grado superiore ai due anni”.
La richiesta che sarà inviata anche al Csm ha come obiettivo quello di accelerare lo smaltimento dei processi che bloccano la giustizia salernitana, così da ridurre i disagi per i cittadini e i costi per le casse pubbliche. Una proposta destinata a far discuter e che ha già suscitato non pochi malumori tra gli avvocati.
Ma la Giunta dell’Anm, composta dai magistrati Massimo Palumbo, Antonio Cantillo, Domenico Diograzia, Pietro Indinnimeo, Marco Colamonici e Carla di Filippo, chiede delucidazioni anche in merito ai tempi di trasferimento presso la Cittadella giudiziaria. “Il trasloco potrà essere operativo solo quando ci sarà la garanzia della presenza degli arredi, la rete informatica e telematica che consenta efficacemente l’attività lavorativa. Un trasferimento che dovrà avvenire per settori omogenei” spiegano i giudici.
Una stoccata arriva anche alla politica, incapace di prendere decisioni e risolvere i problemi, sottolineando l’inutilità del taglio delle ferie.