Salerno. Il tema del lavoro e dei diritti è stato al centro dell’incontro che stamattina ha affrontato il Segretario Generale della Cgil Susanna Camusso presso il Palazzo di Città. Appena 24 ore dopo l’incontro con il premier Matteo Renzi, nel quale si è discusso sull’abolizione dell’articolo 18, la Camusso ha incontrato i lavoratori e le lavoratrici della provincia di Salerno.
“Sarà il merito delle cose da affrontare che determinerà le scelte di iniziative unitarie. Il problema è il giudizio che insieme diamo o non diamo dei provvedimenti, non solo su quali sono le forme di mobilitazione“. Lo ha detto il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, in merito alle divisioni con Cisl e Uil. “Tutte le organizzazioni sindacali sono mobilitate – ha aggiunto – ci incontreremo, faremo delle cose insieme e non abbiamo capito perchè c’è questa improvvisa paura della solitudine. Nella storia del movimento sindacale ci sono tante iniziative delle singole organizzazioni e tante iniziative unitarie”.
“Noi abbiamo un presidente del Consiglio che sostiene che qualunque opinione diversa dalla sua sia un diritto di veto – spiega – ci devono essere i luoghi dove le mediazioni le trovi; esattamente come nelle aziende quando si fa la contrattazione, si trovano le mediazioni e si risolvono i problemi. Quando si vuol fare muro contro muro non si risolve”.
La Camusso ha affrontato anche la questione del Mezzogiorno, nel quale, dice, mancano gli investimenti per colpa di una mancanza di strategia politica.
Nel breve incontro con il sindaco Vincenzo De Luca, si è discusso di immigrazione, lavoro e sviluppo. “Il problema non è tanto l’articolo 18. Il tema vero – ha detto De luca – è il rilancio degli investimenti e la creazione di lavoro. Ciò che mi preoccupa è che si stenta a vedere un flusso di investimenti a breve per la creazione di lavoro. Il decreto Sblocca Italia è importantissimo, ma avrà i suoi effetti concreti non prima di 2-3 anni. La nostra necessità – ha aggiunto – è, invece, quella di far partire i cantieri e gli investimenti a breve. La mia idea è creare un fondo di rotazione nazionale di 5-10 miliardi da concordare con la Cassa Depositi e Prestiti per dare ai Comuni la possibilità di accendere mutui e, dunque, di avviare opere di manutenzione urbana: è questo il solo comparto immediatamente attivabile, perchè la richiesta c’è sempre. Questo è l’unico modo per creare lavoro subito e dare una svolta reale all’economia del nostro Paese e, dunque, è il tema prioritario sul quale deve intervenire anche il sindacato”.